
Ruby e Berlusconi
Milano, 22 luglio 2015 - Sei ore di interrogatorio dai pm di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio per la funzionaria della Questura di Milano Giorgia Iafrate, che era di turno l'ormai famosa notte del maggio 2010, quando Ruby venne portata in via Fatebenefratelli, indagata per falsa testimonianza nel filone cosiddetto 'Ruby ter'. Era stata la stessa Iafrate, difesa dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Luca Gentili, a chiedere dopo la chiusura delle indagini preliminari di essere ascoltata dai pm per chiarire la propria posizione.
Durante il lungo interrogatorio, la funzionaria ha respinto le accuse e ha reso alcune spiegazioni sulla vicenda. Iafrate è accusata di aver detto "il falso" deponendo come teste nel processo Ruby a carico di Berlusconi, poi finito con l'assoluzione in Cassazione. In particolare, secondo i pm, la funzionaria avrebbe affermato "falsamente" che il pm minorile Annamaria Fiorillo "aveva concordato con lei sull'affidamento della minore a Nicole Minetti" e avrebbe taciuto sul fatto che il magistrato avesse "disposto il collocamento" in una "comunità protetta". Nel filone 'Ruby ter' sono indagate in tutto 34 persone, tra cui Ruby e l'ex premier Silvio Berlusconi.