
Iris (a destra) insieme a un’altra olgettina, Barbara Guerra
Milano, 17 settembre 2015 - Inchiesta Ruby ter a Milano. E' iniziata puntuale, alle 10 di questa mattina, l'udienza davanti al gip di Milano, Stefania Donadeo, sull'utilizzo di alcune intercettazioni telefoniche nell'inchiesta Ruby ter. Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, è stato convocato dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Ma, dal momento che la sua presenza è facoltativa e non tassativa, il leader di Forza Italia ha deciso di non presentarsi. Presente, invece, il suo difensore, l'avvocato Federico Cecconi.
La difesa dell'ex premier ha presentato una questione di legittimità costituzionale chiedendo al gip di Milano Stefania Donadeo di inviare gli atti alla Consulta. L'udienza era stata fissata per decidere se inviare o meno al Parlamento la richiesta di autorizzazione all'utilizzo di 11 telefonate intercettate tra Berlusconi e due ragazze. Tuttavia, secondo il legale dell'ex premier, l'avvocato Federico Cecconi, il gip Donadeo che deve pronunciarsi sul punto è «incompatibile», essendo stato anche il giudice che ha autorizzato nel 2012-2013 quelle intercettazioni. Il gip, dopo l'istanza della difesa, ha fissato un'udienza per il 24 settembre, nella quale la Procura dovrebbe replicare alla questione posta dal legale. Il giudice, poi, deciderà se mandare o meno gli atti alla Corte Costituzionale.
Il nodo da sciogliere riguarda alcune intercettazioni disposte dalla Procura di Milano nel 2012 a carico di Barbara Guerra e Iris Berardi nell'ambito di un'inchiesta su una presunta truffa che nulla aveva a che vedere con la vicenda Ruby ter. Telefonate in cui le due "olgettine" avrebbero chiesto all'ex presidente del consiglio soldi in cambio del loro silenzio. I pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, titolari del filone di inchiesta Ruby ter, vorrebbero chiedere al Parlamento autorizzazione per poterle utilizzare nel procedimento che vede Berlusconi indagato per corruzione in atti giudiziari: secondo l'accusa, avrebbe corrotto le ragazze che avevano frequentato le serate di Arcore per spronarle a dichiarare il falso o ad essere reticenti nei processi Ruby e Ruby bis. La decisione definitiva spetta al gip Donadeo, che oggi ha convocato le parti in udienza.
Non c'è stato tuttavia tempo per aprire la discussione nel merito proprio perché l'avvocato Cecconi ha sollevato questione di legittimità costituzionale sulla presunta incompatibilità del giudice. Un cavillo giuridico che però rischia di bloccare il cammino del caso Ruby ter. I pm, che hanno chiuso le indagini a giugno scorso, intendono chiedere il rinvio a giudizio nelle prossime settimane. Ma tutto si bloccherebbe qualora venisse accolta la questione di legittimità costituzionale sollevata dall'avvocato di Berlusconi. In questo caso, infatti, gli atti di indagine verrebbero trasmessi alla Consulta e il procedimento Ruby ter resterebbe "congelato" fino alle pronuncia dei giudici costituzionali.