REDAZIONE MILANO

Ruby ter, da buttare i verbali delle ragazze

Per i giudici non sono utilizzabili le parole delle “olgettine“ nei precedenti processi Ruby. Non potevano essere sentite come testimoni

Verbali da buttare. Sono state dichiarate "inutilizzabili" dai giudici del caso Ruby ter le dichiarazioni delle giovani presenti alle serate di Arcore e rese come testimoni nei due processi sul caso Ruby. Lo ha deciso la settima sezione penale accogliendo un’istanza della difesa di Silvio Berlusconi. Stando all’ordinanza letta dal collegio presieduto da Marco Tremolada, "tutte le deposizioni dei Ruby 1 e 2 sono affette da un vizio patologico e non possono essere usate in questo processo".

Sono 18 le “ex olgettine“ imputate nel Ruby ter, tra cui la stessa Karima El Mahroug in arte Ruby le cui dichiarazioni, di fatto, escono dal processo. E pure inutilizzabili, per i giudici, sono le "dichiarazioni testimoniali rese dall’imputata Guerra (Barbara, ndr)" nel Ruby bis "nelle parti concernenti le elargizioni da parte di Silvio Berlusconi". Dichiarazioni su cui si basa l’accusa di falsa testimonianza e quella correlata di corruzione in atti giudiziari.

Le giovani, in sostanza, non potevano essere sentite nei due processi sul caso Ruby come testimoni ma come indagate e dunque consapevoli nel caso di rendere dichiarazioni autoaccusatorie.

Quantomeno "dalla primavera 2012", scrivono i giudici Tremolada-Gallina-Pucci nella loro ordinanza, la Procura "aveva elementi indizianti le elargizioni di Berlusconi in favore delle ragazze" indicate in quel periodo come testimoni nei processi Ruby e Ruby bis, mentre in realtà erano già "sottoposte ad indagini" e quindi andavano sentite come "persone sostanzialmente “indagate“", ossia come testi assistite da un legale. Per questo "le relative testimonianze" rese in quei procedimenti sono "affette da inutilizzabilità assoluta per violazione delle garanzie di legge" poste "a presidio del divieto di autoincriminazione".

Una decisione che potrebbe avere un impatto su una buona parte delle accuse mosse a Berlusconi nel processo, cioè le presunte false testimonianze delle giovani a cui sono collegate le possibili corruzioni in atti giudiziari, cioè i soldi che, secondo i pm, Berlusconi avrebbe fatto avere alle ex ospiti delle serate di Arcore in cambio della loro reticenza sulle "cene eleganti".

Nella prossima udienza, il 17 novembre, Marysthell Polanco, una delle giovani presenti alle serate di Arcore, che ha già annunciato in passato di voler dire la "verità", salirà sul banco degli imputati per dichiarazioni spontanee. E poi nella successiva udienza, il 24, altre due giovani, Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli che hanno attaccato Silvio Berlusconi in più occasioni, si sottoporranno all’esame in aula. Sempre quel giorno sarà sentito anche Luca Giuliante, ex legale della giovane marocchina, anche lui imputato, mentre il primo dicembre,toccherà a Luca Risso, ex fidanzato di Ruby. Stando infine al suo avvocato Federico Cecconi, l’ex premier Berlusconi non si sottoporrà all’interrogatorio ma probabilmente farà in aula dichiarazioni spontanee.