di Andrea Gianni
PESCHIERA BORROMEO
"Dieci anni sono trascorsi invano, e ora non è stato preso alcun impegno per mitigare l’inquinamento acustico dovuto all’aeroporto di Linate". Sono rimasti con l’amaro in bocca i cittadini di Peschiera Borromeo riuniti nel Comitato per Linate, dopo l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi con i tecnici di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, alla presenza dell’assessore con deleghe allo Sport, Commercio e Politiche per il lavoro Daniele Pinna. L’incontro, nel periodo di picco per il traffico aereo su Linate, è stato un passo avanti, anche in seguito agli appelli per trovare una soluzione per chi abita nelle frazioni a ridosso dello scalo. "Il problema – spiegano i rappresentanti del comitato – è che si è risolto con un nulla di fatto, senza un impegno concreto oltre alla vaga promessa di valutare la questione, nonostante dieci anni di studi e rilevazioni. Per intervenire, e risolvere almeno in parte il problema, basterebbe poco". I residenti portano come esempio l’aeroporto di Amsterdam-Schiphol, nei Paesi Bassi, dove per ridurre l’inquinamento acustico dovuto al passaggio di aerei sono state create dune di terra sui campi agricoli attorno alla pista, in modo da frenare l’onda sonora senza l’impatto visivo di una barriera antirumore. Oltre al passaggio degli aerei, ci sono anche i problemi dovuti ai cannoni a gas che dalla mattina alla sera sparano per tenere lontani gli uccelli dalla pista ed evitare incidenti aerei. Cannoni che potrebbero essere sostituiti con falchi, auto con megafono, o altri sistemi meno rumorosi. "Stiamo rispettando l’iter del masterplan – aveva replicato Sea lo scorso settembre – e tutte le valutazioni, come da procedura, verranno presentate alle amministrazioni comunali del sedime aeroportuale".
L’odissea lunga dieci anni è ripercorsa in un documento dal Comitato per Linate, formato da persone che convivono con un aeroporto che ogni anno genera circa 100mila movimenti tra decolli e atterraggi. In dieci anni ci sono stati incontri, l’allora Provincia di Milano si espressa nel 2013 chiedendo a Sea di "utilizzare metodi alternativi ai cannoni a gas", l’Arpa ha effettuato le sue verifiche. Nel 2018 sono arrivate da Sea due proposte di barriera antirumore. L’anno successivo è stato effettuato il restyling di Linate, ma "nessun lavoro è stato eseguito" per mitigare i rumori.