REDAZIONE MILANO

Ryanair taglia le rotte per le isole. Anche Malpensa e Orio al Serio nel mirino

La compagnia low-cost irlandese chiede di abrogare subito il decreto che impone il tetto alle tariffe per Sardegna e Sicilia

Un aereo della compagnia aerea low-cost Ryanair

Milano, 7 settembre 2023 – Ryanair fa appello al governo italiano perché abroghi immediatamente il provvedimento che impone il tetto alle tariffe per i voli sulle isole: “Fermiamo questo decreto legge per evitare ulteriori danni irreparabili e, invece, rendiamo l'Italia più competitiva togliendo la tassa chiamata addizionale municipale su tutti gli aeroporti della Penisola”, ha chiarito Jason Mc Guinness, chief commercial officer della compagnia low cost irlandese.

La compagnia irlandese cancellerà per l’inverno dalla Sardegna tre rotte nazionali per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (entrambe da Alghero) e riduce le frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali essenziali per Roma, Orio al Serio, Milano Malpensa, Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.

Jason Mc Guinness, chief commercial officer di Ryanair
Jason Mc Guinness, chief commercial officer di Ryanair

Questo illogico decreto ideato a Roma che fissa un tetto illegale sui prezzi - ha sottolineato Mc Guinnes - minaccia di vanificare tutti gli sforzi che Ryanair e il management degli aeroporti sardi continuano a fare in stretto contatto per sviluppare una crescita a sostegno della vitale connettività dell'isola”.

Per il manager, “i principi economici di base impongono che l’unica soluzione credibile e a lungo termine per abbassare le tariffe tra le isole di Sardegna e Sicilia e l'Italia continentale, sia aumentare il numero di voli offerti”. Mc Guinness ha inoltre ricordato che “l’addizionale municipale aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle isole alla terraferma”.

L'impegno invernale del vettore low cost in Sardegna prevederà per Cagliari un investimento totale di 200 milioni di dollari con 2 aeromobili basati, invece di tre. In totale saranno 29 le rotte (tre in meno), oltre 200 voli settimanali e circa 3,2 milioni di passeggeri (300mila in meno sulla pianificazione pre-decreto).

"Purtroppo Ryanair non sarà in grado di sbloccare il vero potenziale della Sardegna se il governo italiano continua a introdurre unilateralmente decreti illogici e illegali - ha ribadito Mc Guinness - che servono solo a danneggiare la connettività insulare, in particolare nei mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda”.