Addio alle sanzioni amministrative per chi abbandona rifiuti. Da gennaio in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa, le guardie ecologiche volontarie e tutte le altre realtà preposte al controllo dell’ambiente, non potranno più elevare sanzioni amministrative come fatto fino al 31 dicembre. Potranno solo consegnare la documentazione all’autorità giudiziaria che la porterà in Procura. Di conseguenza non ci saranno più entrate per le casse di città metropolitana (in questo caso) e si ingolferanno le Procure. E il rischio che molti procedimenti contro chi ha abbandonato un sacchetto, divenuto reato penale, vadano in prescrizione. L’anomala situazione creatasi è stata segnalata dalle stesse Gev di Città Metropolitana. "La normativa per la quale potevamo perseguire l’odiosa abitudine di abbandonare rifiuti e sversare liquidi inquinanti nelle rogge è stata sostituita da una nuova legge che in pratica non ci permette più di sanzionare questo tipo di illeciti.
Nel tentativo di porre fine all’abbandono di rifiuti, l’illecito amministrativo è stato tramutato in reato, e anziché aumentare la sanzione ci blocca impedendoci di portare a termine, dopo accertamenti durati giorni o mesi, il nostro servizio. Porteremo le prove all’Autorità Giudiziaria, che si occuperà di continuare la procedura che prima veniva esaurita da noi. A questo punto sorge spontanea la domanda: perchè dei volontari dovrebbero continuare a sporcarsi mani e divisa, esporsi ai pericoli di sconosciute nature di rifiuti, alla ricerca di elementi che portino ai responsabili di abbandoni quando poi viene demandato il tutto alla P.G., intasando i già i ritardati procedimenti penali e per il quale non se ne conoscerà più l’effettivo riscontro?". Una osservazione che è condivisa da gran parte delle Guardie Ecologiche Volontarie che temono in questo modo l’aumento delle discariche abusive e che i responsabili, anche se identificati, la passino liscia.