Milano – Addio a palme e banani sponsorizzati Starbucks. Dopo sei anni, l’aiuola di Piazza Duomo, quella sul lato ovest, alle spalle del monumento dedicato a Vittorio Emanuele II, cambierà volto e accoglierà canfore, rododendri e fiori bianchi del filadelfo. Un progetto ambientale che, dal punto di vista visivo, prende spunto da un dipinto di Dino Buzzati e, dal punto di vista economico, è finanziato dal marchio di alta moda Ermenegildo Zegna, pronto a sborsare 456.844 euro per l’installazione e la manutenzione dell’aiuola per i prossimi quattro anni.
Nell’avviso pubblico lanciato dal Comune per la nuova aiuola, Zegna ha avuto un’unica rivale, la società 3Bee, che però si è limitata a un’offerta economica di 83.750 euro. Ma i criteri che hanno guidato la commissione tecnica municipale formata anche da un rappresentante della Soprintendenza non erano solo economici, ma anche qualitativi: il progetto di Zegna ha ottenuto un punteggio complessivo maggiore di quello di 3Bee. Da qui la scelta finale, comunicata ieri mattina da Palazzo Marino con un comunicato stampa, dopo la pubblicazione dei lavori della commissione nell’Albo pretorio del Comune.
La nuova aiuola sarà caratterizzata da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età. Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall’autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie, che garantiscono la creazione di un habitat favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori, si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna a fine ciclo.
L’Oasi Zegna ha un ruolo fondamentale nel piano che riguarda il nuovo verde all’ombra della Madonnina. Il progetto con cui il marchio diventa partner dell’amministrazione comunale, infatti, prevede la trasformazione dell’attuale assetto delle aiuole, portando nel centro di Milano alcuni degli elementi caratteristici della vegetazione di Oasi Zegna, il territorio di circa cento chilometri quadri nelle Alpi Biellesi voluto da Ermenegildo Zegna negli anni Trenta, con la piantumazione di oltre 500mila conifere, per la salvaguardia ambientale e la promozione del territorio.
Imperniato sul rispetto della biodiversità e dell’ecosistema, il nuovo disegno delle aiuole punta a promuovere il rapporto fra le persone e la natura nel rispetto delle esigenze monumentali, simboliche e estetiche del luogo. Per questo si ispira al dipinto del 1957 di Dino Buzzati “Piazza del Duomo di Milano”, opera in cui lo scrittore, che fu anche artista figurativo, trasforma la piazza in un paesaggio alpino, le guglie della Cattedrale in cime montuose e la pavimentazione in una prateria.
L’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi, intanto, sottolinea: "Abbiamo ricevuto due bellissimi progetti e ringrazio entrambi i proponenti per aver dimostrato grande attenzione e sensibilità al tema della biodiversità e al rispetto della natura. L’aiuola di piazza Duomo è un piccolo ambito ma fortemente simbolico e molto amato da cittadini e cittadine. È giusto che da qui parta il racconto del verde non più e non solo come ornamento estetico, ma anche e soprattutto per la sua funzione vitale nell’equilibrio ecosistemico". Come previsto dall’avviso pubblico comunale, sarà garantita una nuova vita alle piante oggi presenti nella piazza, che dal 2017 ospita il progetto dell’architetto paesaggista Marco Bay con palme, banani e arbusti floreali che tante polemiche provocarono dopo l’annuncio della loro piantumazione all’ombra della Madonnina.
Le aiuole di Piazza Duomo firmate da Zegna verranno ufficialmente donate alla città in occasione del Salone del Mobile 2024. Qualche mese ancora d’attesa, dunque, e l’aiuola sul sagrato cambierà volto. Addio a palme e banani.