di Massimiliano Mingoia
Un minuto di silenzio per le vittime del Covid. Il sindaco Giuseppe Sala si presenta con fascia tricolore in piazza Scala per ricordare tutti i milanesi e gli italiani morti a causa del coronavirus, negli stessi minuti in cui il premier Mario Draghi e il presidente della Regione Attilio Fontana porgono omaggio alle vittime a Bergamo, città martire del virus. Il primo cittadino ricorda che "questo territorio ha pagato un prezzo altissimo, tra anni riusciremo a capirne le ragioni, non solo legate a colpe di chi ha dovuto gestire". Poi Sala fa il punto sull’andamento della pandemia e non si dice sorpreso dal fatto che la Lombardia e Milano siano di nuovo in zona rossa: "Tutto come previsto. I presupposti per ricadere in una situazione di crisi c’erano tutti. Il problema è un altro: riuscire a vaccinare il più in fretta possibile la popolazione. Bisogna lavorare al meglio. Il Comune sta mettendo a disposizione luoghi, spazi e personale per cercare di sostenere la campagna".
Già, la campagna di vaccinazioni. La Regione ha promesso che tutti gli ultra 80enni lombardi saranno vaccinati entro aprile. "Bisogna essere molto chiari – commenta Sala –. È inutile fare promesse che non si possono mantenere. Tempo addietro avevano parlato di tutti vaccinati entro giugno. Non c’è bisogno di fare polemiche in questo momento, però dobbiamo essere chiari con i cittadini". Intanto non si placa la polemica sulle telecamere di Area C ancora accese nonostante la zona rossa. Ma stavolta è Sala ad andare al contrattacco: "La polemica su Area C è strumentale. Per chi va al lavoro prima delle 10, che è la normalità, il problema non c’è. Dopo quell’ora, chi viene in centro e per quale motivo? Dal mio punto di vista è una polemica politica strumentale per cui a questo punto staremo fermi così. Sempre disponibili a essere flessibili, qualora cambiassero le condizioni". A questo punto il primo cittadino punta il dito contro l’assessore regionale e consigliere comunale di FdI Riccardo De Corato, che ha annunciato un esposto alla Procura contro Area C: "È una politica molto triste quella che porta a fare esposti in Procura. E non mi riferisco solamente a consiglieri comunali e anche assessori della Regione Lombardia che sono continuamente a minacciare esposti in Procura. In tale modo rendono difficili i rapporti tra Comune e Regione. Se un mio assessore si permettesse di minacciare un esposto in Procura senza la mia autorizzazione, io lo caccerei il giorno dopo. Se non lo fai, vuol dire che la vedi così anche tu".
La replica di De Corato non si fa attendere: "Sala ha dimenticato che io sono anche consigliere comunale ed esercito i i miei diritti politici e costituzionali. Fontana e i miei esposti alla Procura? Non mi ha mai detto nulla. L’esposto non l’ho ancora presentato perché sto aspettando gli effetti dell’Area C". Il coordinatore cittadino di FdI Stefano Maullu, infine, si smarca dall’iniziativa giudiziaria di De Corato: "Area C è una gabella, lo era già ai tempi della Moratti. Stiamo assistendo al fallimento conclamato di quella che doveva essere una politica ambientale. Serve la politica, non servono gli esposti su temi del genere".