MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Sala e il video su Ramy: "Un brutto segnale. Chi ha sbagliato paghi"

Il sindaco a tutto campo, dalla sicurezza in città alle inchieste sull’urbanistica "I cantieri fermi hanno fatto perdere al Comune 165 milioni di euro in un anno".

A sinistra, al centro dell’immagine, il sindaco Giuseppe Sala ieri al Centro Sammartini A fianco del primo cittadino, l’assessore Lamberto Bertolè

A sinistra, al centro dell’immagine, il sindaco Giuseppe Sala ieri al Centro Sammartini A fianco del primo cittadino, l’assessore Lamberto Bertolè

Dall’emergenza sicurezza al decreto Salva Milano, fino al futuro dello stadio di San Siro e alle scritte infamanti sul murale dedicato a Sergio Ramelli. Il sindaco Giuseppe Sala svaria a tutto campo, nel suo primo appuntamento pubblico dopo la pausa natalizia, ieri pomeriggio al Centro Sammartini.

Partiamo dal fronte sicurezza e dal video sull’inseguimento e sulla morte di Ramy Elgaml reso noto martedì sera: "Quelle immagini danno un segnale brutto, non c’è dubbio – dice Sala –. Ma facciamo sì che la giustizia faccia il suo corso. Se qualcuno ha sbagliato, deve pagare, anche se è un rappresentante delle forze dell’ordine. Mi tocca ringraziare il papà di Ramy per l’atteggiamento impeccabile. Nelle sue parole c’è un punto qualificante: ora abbiamo mezza verità perché l’altra mezza ci sarà quando i giudici avranno espresso il loro giudizio".

In tema di sicurezza, si parla ancora della gestione di Piazza Duomo a Capodanno e delle presunte violenze subite da una ragazza belga: "Sto a quello che ha detto il questore Bruno Megale: “Abbiamo fatto tutto il possibile“. Si è detto soddisfatto". E le polemiche sul fatto che fino a ieri Sala non si fosse pronunciato sul tema? "Ci sono tanti modi per far politica – replica il sindaco –. Io credo che sia il momento di lavorare, più che di dichiarare. Noi oggi di quei fatti non sappiamo nulla. Non abbiamo immagini delle telecamere. Non dico che non sia successo niente, ma non c’è neanche una denuncia formale per ora. Prima di dare giudizi, bisogna avere degli elementi oggettivi. Mi spiace che ogni occasione sia buona per far polemiche".

Sull’efficacia delle Zone rosse lanciate dal ministero dell’Interno, invece, il numero di Palazzo Marino è cauto: "Ci sono tante opinioni diverse. Quello che ha detto il mio delegato alla Sicurezza Franco Gabrielli – ed è anche il mio pensiero – è che le Zone rosse non sono sufficienti (per risolvere i problemi della sicurezza in città, ndr). Ma quando il prefetto mi ha parlato dell’idea di provare a sperimentare queste Zone rosse, io ho risposto “proviamo a sperimentarle“. Nessuno ha la bacchetta magica. Bisogna lavorare anche con modalità nuove. Io sarò sempre a fianco di chi lavora più che di chi polemizza".

Altro nodo da sciogliere: il decreto Salva-Milano per sbloccare lo stallo nell’urbanistica. Un provvedimento che ancora il Senato non ha approvato. Sala è netto: "Togliamoci dalla testa che il Salva Milano ci serva per poter risolvere il problema che si è creato dal punto di vista dell’urbanistica milanese. Non ho il controllo dell’operazione e non so quando verrà approvata. L’obiettivo è dare giustizia a chi ha lavorato in buona fede. Per rimettere in moto l’urbanistica milanese bisogna puntare sul nuovo Piano di governo del territorio, ma ci vorrà un anno per approvarlo". Il sindaco, subito dopo, aggiunge che "l’anno scorso il Comune ha perso 165 milioni di euro. Ciò deriva dal fatto che sull’urbanistica c’è stato un blocco. E impatta sui conti del Comune. Non è un’accusa nei confronti di nessuno, ma è meglio che i milanesi lo sappiano. Chi verrà dopo di noi – le Comunali saranno nel maggio del 2027 – avrà un bel problema sui conti, anche perché i trasferimenti dello Stato ai Comuni continuano a diminuire".

Quanto al destino di San Siro, il primo cittadino afferma che "ci aspettiamo che entro fine febbraio Milan e Inter ci consegnino il nuovo piano economico finanziario (per la realizzazione del nuovo stadio di fianco al Meazza e della rifunzionalizzazione di quest’ultimo, ndr). Se lo faranno, dovremo trovare la formula per avere l’offerta economica dei club al Comune: probabilmente un bando per cedere l’area e l’attuale stadio entro l’estate".

Ultimo tema: le scritte di insulti sul murale dedicato a Sergio Ramelli: "Un fatto brutto e grave. Una ferita alla memoria di Milano, di cui Ramelli fa parte. Un atto da condannare".