Milano, 24 giugno 2016 - Il neo eletto sindaco di Milano Giuseppe Sala è stato indagato dalla Procura di Milano per non aver dichiarato in un'autocertificazione sottoscritta nel febbraio 2015, obbligatoria per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, una casa in Svizzera, a Pontresina, vicino a Saint Moritz, un'immobiliare in Romania e una società italiana (la Kenergy). L'inchiesta è scattata il 21 aprile scorso, quando il capogruppo in Comune di Fdi Riccardo De Corato ha presentato un esposto in Procura, dopo che il 'Fatto Quotidiano' aveva parlato delle proprietà non dichiarate dall'ex ad di Expo. Nei giorni successivi è stato aperto un fascicolo di indagine per "falso in autocertificazione", che è stato assegnato al pm Giovanni Polizzi. Stando a quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi, il neo sindaco avrebbe commesso un illecito amministrativo non sanzionabile sotto il profilo penale.
SALA: "NO COMMENT" - "Non ne sono a conoscenza, comunque non commento". Così il neo sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto sulla notizia - pubblicata oggi dal 'Il Fatto Quotidiano' - relativa all'indagine avviata nei suoi confronti dalla Procura di Milano che ipotizzerebbe a suo carico il reato di falso in autocertificazione. Nello specifico, l'inchiesta - scattata dopo l'esposto presentato in procura dall'ex capogruppo di Fdi in Comune, Riccardo De Corato - riguarderebbe la proprietà immobiliari (una casa in Engadina, nei pressi di Saint Moritz) e le attività economiche (una società immobiliare in Romania e un'altra società in Italia) che l'ex amministratore delegato di Expo di sarebbe dimenticato di segnalare nell'autocertificazione imposta per legge a chi opera nella pubblica amministrazione. Sala ha parlato a margine della sua prima uscita pubblica in veste di neo primo cittadino milanese: le celebrazioni per il 242esimo anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza. Presenti alla cerimonia anche il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, e il procuratore aggiunto a capo del dipartimento anticorruzione, Giulia Perrotti.