REDAZIONE MILANO

Il sindaco Sala e l’inseguimento di Ramy: “Sono felice se i carabinieri hanno agito bene”

Milano, il primo cittadino torna sull’incidente costato la vita al giovane egiziano dopo l’inseguimento che lo stesso Sala aveva criticato. La perizia della Procura ha “scagionato” il carabiniere alla guida dell’auto

Il sindaco Beppe Sala torna a parlare dell'inseguimento costato la vita a Ramy Elgaml: a destra un frame della folle corsa della moto guidata da Fares Bouzidi

Il sindaco Beppe Sala torna a parlare dell'inseguimento costato la vita a Ramy Elgaml: a destra un frame della folle corsa della moto guidata da Fares Bouzidi

Milano – "Non è un problema di opinioni, io ho osservato quello che è successo ma sono solo felice del fatto che attraverso le analisi si sia dimostrato che i carabinieri hanno agito bene”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala commentando quanto emerso dalle perizie sull'inseguimento che ha portato alla morte del giovane Ramy Elgaml. Sala aveva parlato in un primo momento di un inseguimento lungo sostenendo che i carabinieri potevano avere sbagliato.

"Io ho espresso quell'opinione perché dalle immagini abbiamo visto un inseguimento a una velocità molto elevata - ha detto a margine dell'inaugurazione di un nuovo complesso di housing sociale - con un ragazzo che non aveva un casco. Poi ne parleremo con il comandante dei carabinieri con cui il rapporto è non solo proficuo ma estremamente collaborativo".

La perizia cinematica

Nella notte tra il 23 e il 24 novembre in via Ripamonti, periferia sud di Milano, Ramy Elgaml, 19 anni, morì “a seguito dello schianto contro un palo” dello scooter Tmx su cui viaggiava, guidato dall’amico Fares Bouzidi. Questo ha stabilito la perizia cinematica disposta dalla procura, che “scagiona“ il carabiniere alla guida dell’auto, depositata mercoledì e firmata dall’ingegnere Domenico Romaniello, in cui si legge ancora: “l’operato del conducente della Giulietta (il carabiniere) nell’inseguimento, risulta essere stato conforme a quanto prescritto dalle procedure in uso alle Forze dell’ordine”.

Nessuna intenzione di speronare, quindi. E ancora: “Il conducente della Yamaha, Bouzidi Fares opponendosi all’alt dei carabinieri, ha dato avvio a un inseguimento anomalo e tesissimo, ad elevatissima velocità lungo la viabilità cittadina, con una guida spregiudicata ed estremamente pericolosa, transitando con semafori rossi, a pochi centimetri da veicoli in marcia regolare con rischio di collisioni, affrontando di notte, in contromano, curve alla cieca. Questi, con il suo comportamento sprezzante del pericolo, ha determinato l’inseguimento e le sue modalità e si è assunto il rischio delle conseguenze, per sé e per il trasportato”.