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Centrale nucleare a Milano: il sindaco Sala vuole parlarne con il ministro Salvini

Per il primo cittadino sarebbe opportuno organizzare un confronto pubblico sul tema. Fra lui e il leader leghista – che si è detto favorevolissimo alla realizzazione di un impianto in città – le posizioni appaiono sensibilmente diverse

Il sindaco Beppe Sala e il ministro Matteo Salvini immortalati in un'occasione ufficiale a Milano

Il sindaco Beppe Sala e il ministro Matteo Salvini immortalati in un'occasione ufficiale a Milano

Milano, 15 aprile 2025 – Una centrale nucleare a Milano? L’ipotesi è stata vagheggiata dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, che ha fatto della battaglia per il ritorno all’impiego dell’energia nucleare uno degli argomenti di punta della sua piattaforma politica. E, subito, alla proposta si è accodato il governatore Attilio Fontana, che ha garantito come la Lombardia sia “pronta” a sperimentare l’impiego dell’energia nucleare, pur senza piazzare sulla cartina nessuna – per il momento immaginaria – bandierina in corrispondenza di una località in cui ospitare un impianto di produzione.

Oggi, martedì 15 aprile, sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, tirato indirettamente in ballo, visto che il ministro (e leader della Lega) ha indicato nel capoluogo di regione la città adatta per una futura prima centrale del “nuovo” nucleare in Italia.

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La richiesta

Il primo cittadino di Milano, per altro, pare avere un’opinione sensibilmente diversa sull’intero argomento. Da qui la necessità, a sua detta, di organizzare un momento d’incontro in cui presentare alla cittadinanza le rispettive posizioni. "Visto che è un argomento assolutamente delicato, sarebbe veramente utile un confronto pubblico tra me e lui (il ministro Salvini, ndr) – ha detto Sala – Io lo farei volentieri, ragionando tecnicamente sul senso o meno di una centrale nucleare a Milano. Se è disponibile, io sono ampiamente disponibile".

Sala, nel suo intervento sul tema, ha poi esplicitato il suo dissenso complessivo sul tema nucleare. “Io sinceramente spero che sia l'emblema della loro (della Lega, ndr) campagna elettorale 2027 - ha detto Sala - ma, per non buttarla in caciara, io non sono concettualmente contrario al nucleare. Credo che questo momento non sia il momento del nucleare. Perché credo si debba puntare sulle rinnovabili. Ho studiato a lungo la cosa e ho le mie convinzioni. Salvini tira fuori spesso la questione nucleare, immagino che anche qui abbia approfondito la questione".

La proposta

Il ministro Salvini era tornato sull’argomento – suo pallino da tempo – in un seminario organizzato dalla Lega, fissando anche il 2032, come data possibile per “il primo giro di chiavi” (parole sue) a un impianto di produzione nucleare in Lombardia, che lui immagina a Milano.