Alla fine la scommessa è stata vinta per il Salone del Mobile Milano. Grande affluenza di pubblico e apprezzamento per il nuovo format (ieri è calato il sipario) ideato dal Salone per il mercato cinese, a Shanghai, che ha unito il meglio del design italiano a una proposta moderna, agile, a riprova della rilevanza dell’arredo italiano in quest’area geografica e della capacità del Salone di mettere in dialogo mercati, culture e visioni progettuali diverse.
"La presenza del Salone del Mobile. Milano a Shanghai come partner della West Bund Art & Design rappresenta un felice inedito. La Cina resta una grande opportunità per le nostre imprese: abbiamo percepito una grande voglia d’Italia e un profondo apprezzamento per la qualità dei nostri prodotti. Tante le persone che hanno partecipato alla conferenza stampa e alla serata inaugurale di The Orbit’s Orbit, esprimendo entusiasmo per un progetto che ha fatto dialogare arte e design con l’obiettivo di stimolare l’interesse ad allacciare nuove relazioni e contatti con le aziende che abbiamo accompagnato", ha detto Maria Porro, la presidente del Salone del Mobile.
L’evento, ospitato negli spazi di The Orbit, progettato dall’architetto Thomas Heatherwick e di proprietà di West Bund Central, ha unito design, arte e cultura in un’esperienza immersiva dal forte impatto scenico; “The Orbit’s Orbit“ è stata un’installazione performativa dedicata al design italiano firmata da Matilde Cassani che ha raccontato la storia contemporanea del design Made in Italy, i processi di ibridazione fra diverse forme di arte e progettazione, il lavoro di designer e artisti internazionali, valorizzando le reciproche contaminazioni tra Oriente e Occidente. L’installazione si è sviluppata su assi circolari dove erano collocati 65 prodotti icona di 36 tra i principali brand dell’arredo italiano mentre sul palco si sono svolti una serie di talk.
Ieri l’ultimo, a chiusura della manifestazione, curato da Annalisa Rosso. Sul palco il designer cinese Wu Bin, interior design, Feng Cao, fondatore di 20C Gallery, collezionista e ricercatore estetico e, infine, anche l’artista e architetto Matilde Cassani.