STEFANIA CONSENTI
Cronaca

Salone del mobile, assalto alla capitale della creatività: "Milano un esempio"

Il sindaco Sala: noi guida per il Paese. Il presidente del Consiglio: siamo orgogliosi di questa città

La folla a Rho per il Salone del mobile

La folla a Rho per il Salone del mobile

Milano, 10 aprile 2019 - Tutto come da copione. Traffico impazzito, una folla di visitatori che si è assiepata ancora prima dell’orario di apertura dei cancelli, un parterre di presenze internazionali e un palinsesto in città che è ricco di eventi. Partenza con il botto per la 58esima edizione del Salone del Mobile di Milano che fino a domenica mostrerà il meglio dell’arredamento, del design, della tecnologia del made in Italy negli spazi della fiera a Rho e, anche, nel fuorisalone. «Milano diventa la capitale mondiale della creatività e della tecnologia e questo ci rende orgogliosi», ha detto il premier Giuseppe Conte all’inaugurazione, accompagnato dal presidente della Regione Attilio Fontana, dal ministro della cultura Bonisoli, dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e dal sindaco Giuseppe Sala. «Una città che opera con successo ed esprime forte capacità attrattiva». Ed ancora, «il Salone è globale a rappresentare una cultura d’impresa con spiccate tendenze internazionali. Qui siamo di fronte a un modello virtuoso di Italia che vuole crescere e puntare sui giovani. In questo settore della creatività si importano i migliori talenti del mondo».

«Salone specchio del Paese», ha aggiunto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Del resto Milano in certe occasioni mostra il meglio di sé. E , come ha ironizzato Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile «la pioggia è l’unico avversario temibile». Il sindaco Sala ha sottolineato la «sfida del Salone del Mobile e della stessa Milano per il rinnovamento» e definito «molto positiva la grande presenza internazionale come pure la continua ricerca della sostenibilità». Un espositore su tre arriva infatti dall’estero. «L’Italia - ha proseguito Sala candidando Milano a guidare il Paese - prenda insegnamento dal nostro territorio, dalla diplomazia della città e dell’industria» e si è augurato che nel 2026 questa Olimpiade del design «possa essere davvero un Salone del Mobile 5 cerchi». «La bellezza può salvare il nostro Paese - ha aggiunto il presidente della Lombardia Attilio Fontana - qui la manifattura sposa l’arte e il Paese trova la capacità di essere davanti al resto del mondo». Questo non vuol dire che non ci siano preoccupazioni ed Emanuele Orsini di Federlegno le ha messe tutte sul piatto. «Ci preoccupa la crescita zero dell’Italia», ha esordito. «Chiediamo al Governo una spinta». E al premier Conte «abbiamo sollecitato più attenzione al tema dell’edilizia e allo sbloccacantieri che per noi ha un effetto importante perché il 35% del valore di questa misura è dedicato al mondo del legno arredo».

«Quando entrano in gioco armonia, equilibrio e bellezza entra in gioco l’Italia - ha detto Vincenzo Boccia - questo è un settore ad alta vocazione all’export che riesce a incrementare le esportazioni in Cina addirittura del 7%. Speriamo nel decreto sbloccacantieri e nel decreto crescita e ci auguriamo che siano operazioni rilevanti e massive per il Paese». «Qui - spiega Antonio Tajani presidente del parlamento europeo - c’è la sintesi di tre comparti che dimostrano che la politica industriale è un grande mosaico». Da qui l’annunciato piano d’azione in tutta Europa per far ripartire l’edilizia, ristrutturare i centri storici di tutte le capitale europee con ricadute sul settore dell’arredamento e dell’ambiente con la green economy.