REDAZIONE MILANO

Salta la trattativa tra i sindacati e l’Atm

Le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno deciso di sospendere "con effetto immediato" le relazioni con...

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno sospenso. le relazioni con Atm

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno sospenso. le relazioni con Atm

Le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna hanno deciso di sospendere "con effetto immediato" le relazioni con Atm, facendo così saltare, almeno per il momento, anche il tavolo di trattativa interno, in corso da mesi con la stessa azienda, per una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Una decisione, quella dei sindacati dei trasporti, che non riguarda solo Milano e Atm ma generalizzata perché il problema è lo stesso ovunque, vale a dire: il mancato pagamento, da parte delle aziende, del contributo una tantum di 500 euro concordato dalle parti, a livello nazionale, lo scorso dicembre, nell’ambito della vertenza per il rinnovo del contratto del comparto, scaduto alla fine del 2023. In quella sede le parti si erano accordate perché a tutti i lavoratori delle aziende di trasporto del Paese fossero riconosciuti 500 euro una tantum a titolo di copertura per gli arretrati dovuti al mancato adeguamento del contratto. Concordati a dicembre, questi 500 euro non sono ancora stati liquidati in busta paga ai dipendenti. Da qui la lettera inviata ieri dalle segreterie regionali dei sindacati dei trasporti ad Arrigo Giana, Roberta Segalini e Luca Giorgi, nell’ordine amministratore delegato, direttrice del personale e responsabile delle Relazioni Industriali di Atm. Dall’azienda fanno presente che gli accordi prevedevano che il contributo una tantum sarebbe stato corrisposto non appena il Governo avesse messo a disposizione i relativo fondi, fatto non ancora avvenuto.

"Siamo a comunicare – si legge – la formale sospensione delle relazioni industriali con la vostra società, a tutti i livelli, con effetto immediato. Tale decisione è stata assunta in conseguenza del vostro reiterato inadempimento all’accordo nazionale sottoscritto in data 11 dicembre 2024, relativo al pagamento dell’una tantum. Nonostante la nostra esplicita richiesta, formalizzata il 4 febbraio 2025, di procedere al pagamento con il cedolino paga del mese di febbraio 2025, non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale. La vostra condotta, manifestata attraverso comunicazioni informali che palesano la volontà di disattendere gli impegni assunti, ha reso inevitabile l’attivazione delle procedure di raffreddamento, contestualmente alla presente sospensione. Pertanto non saremo disponibili a intrattenere alcuna relazione industriale fino a quando non avrete provveduto al pieno rispetto dell’accordo sottoscritto". Una decisione che ha convinto le "associazioni datoriali a convocare le segreterie nazionali per il 28 febbraio".

Giambattista Anastasio