Bagnanti “pendolari” da Sesto San Giovanni all’Adda, entrano in acqua ma rischiano di annegare. Salvataggio spettacolare e in extremis, con elicottero, verricello e soccorritore calato dall’alto, per due donne, 20 e 26 anni e la figlia di una di loro, 9 anni, tutte originarie di El Salvador, tutte residenti nel Comune dell’hinterland. Sono state estratte una dopo l’altra sane e salve, e non hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero.
La sequenza ha avuto luogo ieri pomeriggio nel tratto di fiume, molto pittoresco, a ridosso del ponte autostradale e poco lontano da quello della ferrovia. “Spiaggia” nel verde, raggiungibile a piedi lungo un percorso abbastanza impervio, già teatro di incidenti. Le donne, giunte sul posto con una conoscente con ogni probabilità in treno, avevano raggiunto il fiume e si erano immerse da poco in acqua in cerca di refrigerio quando si sono trovate in difficoltà. Troppo forte la corrente, hanno cercato di uscire senza riuscirci. Mentre le donne e la piccola urlavano in preda al panico, aggrappandosi a rami e sassi, è scattato l’allarme, sul posto si sono diretti ambulanza, carabinieri, vigili del fuoco, sommozzatori da Treviglio e elisoccorso da Milano Bresso con equipaggio. "Quando siamo arrivati – racconta il soccorritore protagonista del salvataggio dall’elicottero – le donne erano immerse in acqua: una, con la bambina, aggrappata a un ramo, la terza a un masso, più vicina a riva". Pochi minuti dopo il soccorritore veniva calato con il verricello. Per le tre malcapitate bagnanti nessuna grave conseguenza: "Stavano tutto sommato bene. Solo la piccola era davvero molto spaventata". Nessuna delle tre ha avuto bisogno di ricovero ospedaliero. M.A.