
Salvati due pipistrelli Il Parco Nord approva: "Giusto procedere così"
di Laura Lana
Ancora una volta, i vertici del polmone verde metropolitano si trovano a fare appello ai fruitori e agli amanti dell’ambiente: anche se si pensa di aiutare gli esemplari, questi non vanno toccati. Dopo il caso della civetta, soccorsa per sbaglio, mettendola in serio rischio, stavolta i protagonisti di un intervento – andato parzialmente a buon fine – sono alcuni pipistrelli, ritrovati per terra da una coppia. "Per caso due attenti cittadini amanti della natura hanno notato due macchie nere: si sono avvicinati e hanno visto che si trattava di due pipistrelli in difficoltà e hanno chiamato immediatamente il numero d’emergenza della vigilanza del Parco – raccontano gli addetti del Parco Nord Milano –. Nello stesso punto del ritrovamento c’erano anche due piccoli della stessa specie, purtroppo però morti". Ricostruendo l’antefatto del ritrovamento, si ritiene che siano caduti, o siano stati fatti cadere, da un punto sopraelevato riconducibile al sottotetto di una casa. Probabilmente sono planati sulla strada a seguito di alcuni lavori. Per fortuna la coppia si è accorta della presenza di questi animali e ha fatto sì che potessero ricevere le adeguate e immediate cure.
Alla chiamata ha risposto il servizio di vigilanza del Parco Nord Milano, ufficio Guardiaparco e gev, che ha accolto i due pipistrelli, per procedere alla loro identificazione e rilevamento di eventuali ferite o danni. "Gli animali apparivano disidratati ma attivi, sono stati identificati come la specie Pipistrello di Savi. Sono stati idratati e alimentati correttamente, anche con il supporto dei ragazzi del servizio civile universale, e una volta raggiunta la condizione idonea alla loro liberazione sono stati riportati con successo in natura". L’episodio è servito per ricordare che gli animali selvatici non vanno toccati né portati via dal loro ambiente. "Questa storia ci dà lo spunto per avere informazioni in più sui chirotteri, ovvero i pipistrelli, mammiferi crepuscolari notturni dalle grandi strategie di volo e di caccia, che possiamo trovare anche molto vicino a noi. Appartengono alle specie particolarmente protette per legge nazionale. Con un intervento non adeguato i rischi sono quelli di arrecare danni alimentari e di farli abituare al contatto umano, condizioni che li condannerebbe all’incapacità di sopravvivere in natura".