
Un momento dei tafferugli al Giambellino (Lapresse)
Milano, 2 settembre 2017 - Lancio di uova, sputi e contestazione al grido di «via i fascisti, qui non ti vogliamo» nei confronti del leader della Lega Nord Matteo Salvini, in via Giambellino per un volantinaggio davanti al gazebo allestito per pubblicizzare il referendum sull’autonomia della Lombardia. Ed è stata sfiorata la rissa, nel pomeriggio di ieri, tra i contestatori, una decina di ragazzi del Comitato abitanti Giambellino, e i più numerosi militanti del carroccio. La polizia è intervenuta evitando lo scontro e, una volta riportata la calma, il volantinaggio è proseguito. «Denuncerò le due persone identificate dalla polizia - ha spiegato Salvini - si vede che la loro concezione di politica si esprime a uova e sputi». Il comitato ha puntato il dito contro il segretario del Carroccio, accusandolo di «venire a cercare voti in Giambellino, soffiando sul fuoco della guerra tra poveri». «Voleva raccontare che i problemi dei quartieri popolari sono causati dagli immigrati - si legge in una nota - che dobbiamo lavorare sottopagati e non dobbiamo odiare i banchieri o i politici ma i rifugiati che scappano dalle guerre». In seguito all’episodio sono arrivate anche le reazioni della politica milanese.
«Nessuno più di me, forse anche perché sono fiera siciliana d’origine, è più lontana dalle idee di Salvini - ha scritto su Facebook l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - detto ciò, penso che le contestazioni di oggi con lancio di uova contro il segretario della Lega siano da condannare. Se poi vogliamo ragionare sul risultato - prosegue - questi “quattro rivoluzionari delle domenica”, probabilmente gli stessi che contestarono Sala, non hanno fatto altro che un bello spot per la campagna elettorale di Salvini». Sul fronte del centrodestra l’europarlamentare Stefano Maullu, ha chiesto di «allontanare tutti gli antagonisti da Milano». L’esponente di Forza Italia ha tracciato un parallelo tra le contestazioni a Salvini e le «intimidazioni» nei confronti del presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, dopo che l’altra sera alcuni militanti del centro sociale sgomberato Soy Mendel hanno manifestato sotto la sua casa. Bestetti, ieri, ha ricevuto anche la solidarietà del sindaco Sala che gli ha telefonato spronandolo «ad andare avanti nel suo lavoro».
Andrea Gianni