Milano - È balzato alle cronache per fatti che con la pallacanestro non c'entrano nulla, diventando l’incubo del vicinato in uno stabile di via Valtellina a Milano, ma c'è stato un tempo in cui Samardo Samuels, 36 anni, in questa città era conosciuto come pivot titolare della squadra campione d'Italia.

Era la stagione 2013-14, il giamaicano indossava la maglia numero 24, aveva 25 anni, era nella parte iniziale della sua carriera da professionista, viaggiava a 10.8 punti e 5.5 rimbalzi a partita in Serie A e anche in Eurolega segnava 9.6 punti a gara. Fu una stagione speciale, quella nella quale l'Olimpia riportò lo scudetto a Milano 18 anni dopo l'ultima volta, la prima dell'era Armani. In maglia biancorossa Samuels giocò anche nella stagione seguente (2014-2015), con cifre decisamente migliori (13.6 punti e 6.3 rimbalzi), ma risultati meno soddisfacenti a livello di squadra.
In questi giorni si sta parlando di lui come cestista ex-NBA perchè appena uscito dal College (Louisville University) giocò per 3 stagioni con la maglia dei Cleveland Cavaliers (109 partite) dal 2010 al 2013, per sua sfortuna senza mai incrociare Lebron James da compagno di squadra (giocò ai Cavs dal 2003 al 2018 tranne proprio quegli anni). Dopo l'Olimpia, Samuels crebbe ulteriormente giocando anche con il Barcellona per una stagione nel 2015-2016, poi iniziò il suo lungo girovagare che lo riportò brevemente anche in Italia nella parte finale del 2016-17 vestendo per 7 partite la maglia di Brindisi, ma senza grande impatto (7.9 punti). Ha giocato in Serbia (Partizan), Francia (Limoges e Roanne), Israele (Hapoel Gerusalemme, Maccabi Hasharon), in Kosovo (Bashkimi), in Messico (Libertadores de Queretaro), Libano (Mayrouba). La sua ultima esperienza risulta essere quella della stagione estiva del 2024, in Venezuela, con i Trotamundos de Carabobo dove ha giocato solo le prime 13 giornate di campionato (ultima gara a metà giugno), prima di terminare anzitempo la stagione della sua squadra che è andata avanti fino al termine di agosto.