
San Cristoforo, via libera al riutilizzo del casello
Era la casetta del casellante ferroviario, è via San Cristoforo, quasi all’angolo con via Pesto, proprio dietro la chiesetta di San Cristoforo sul Naviglio Grande, periferia sud-ovest della città. Da quando il casello è diventato automatico, la casetta, costruita all’inizio del Novecento, è stata abbandonata. Ma lo resterà ancora per poco, perché è stata appena approvata la convenzione tra il Municipio 6 e l’Associazione temporanea di scopo (Ats) chiamata “Una Rete per il Casello’’ e costituita da Canottieri San Cristoforo, associazione culturale Trillino Selvaggio e Ciclochard, che prevede un comodato d’uso gratuito a favore dell’Ats e punta a riqualificare e riutilizzare la storica casetta, anche in vista del restyling totale dell’ex scalo ferroviario San Cristoforo che Fs Sistemi Urbani e Comune hanno deciso resterà a verde: il progetto “Agenti climatici” di Oma e Laboratorio permanente ha vinto il concorso internazionale indetto proprio da Fs Sistemi urbani e Coima sgr in collaborazione con il Comune.
L’Ats “Una Rete per il Casello’’ organizzerà nell’immobile e nell’area verde limitrofa una serie di eventi sportivi, culturali, musicali, artistici e sociali. Nella determina che dà il via libera alla convenzione, che avrà durata decennale, si parla di "danza, circo, musica, teatro, arte: rassegne, incontri, laboratori". Non solo. Nella casetta sarà realizzata anche una ciclofficina che servirà per il reinserimento sociale di senzatetto attraverso la formazione ciclomeccanica con la riparazione assistita di biciclette e la vendita e il noleggio di due ruote.
M.Min.