San Donato (Milano) - C'è un video che mostra i secondi dello schianto dell'aereo turistico sul tetto dell'edificio in costruzione di San Donato Milanese. Si tratta delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. A spiegarlo è stato il procuratore aggiunto milanese Tiziana Siciliano al termine di un sopralluogo assieme al pm di turno oggi Giovanna Cavalleri. "Si vede la fiammata al momento dell'impatto. Ora dobbiamo acquisire anche tutta la documentazione necessaria per ricostruire la dinamica del disastro. Al momento è troppo presto per qualsiasi ipotesi" su cosa abbia causato lo schianto. "Si sa - ha aggiunto il magistrato - che il volo è stato seguito fino a un certo punto. Dopo si è verificata qualche anomalia nella traccia radar e poi è precipitato". L'aereo è in realtà "impattato sul tetto" dell'edificio e da bordo non "è partito alcun segnale di allarme". Fondamentale sarà la scatola nera già recuperata tra le macerie. Certo al momento è che il pilota non ha lanciato nessun allarmw, forse non ha fatto in tempo, mentre dalla torre di controllo invece è stata segnalata un'anomalia.
"L'impatto è stato devastante, una vera e propria esplosione", ha affermato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, tra i primi ad arrivare sul posto con la speranza di trovare ancora qualcuno in vita. Invece tutt'attorno, in una vasta area recintata, coperti da teli, quel che rimane delle vittime. "L'aereo - ha continuato - ha effettuato una virata", improvvisa rispetto alla rotta e quindi chi lo pilotava «probabilmente si è accorto di qualcosa di anomalo». In quegli attimi drammatici dall'altra parte della strada c'è chi ha visto l'aereo con «un motore in fiamme" venire "giù in picchiata". Altri hanno parlato di "boato" e di "vetri delle finestre di casa tremare" o di aver notato il Piper "perdere il controllo" e disintegrasi contro il palazzo. "Era basso. Poi molto fumo, le fiamme. In cielo volavano dei pezzi", ha raccontato un giovane. "Mi sono molto spaventato - ha ammesso - Poi sono arrivati polizia e carabinieri. La strada fortunatamente era libera, non c'era nessuno". "Sarebbero bastati pochi metri più in là e avrebbe potuto essere una strage", ha affermato un uomo.
Ancora verso sera, sotto la pioggia, dopo un breve sopralluogo anche dei sindaco di Milano Giuseppe Sala e del suo collega di San Donato Andrea Cecchi, protezione civile, pompieri, polizia locale, polizia e carabinieri erano al lavoro soprattutto per per mettere in sicurezza quell'edificio di due piani.