
La mobilitazione popolare ha preso le mosse dall’episodio di via De Nicola dove un ripetitore è stato installato a poca distanza da case e scuole
Oltre 600 firme per chiedere una maggiore regolamentazione delle antenne del 5G, con apposite disposizioni emesse dal Comune in affiancamento alle normative generali. Il comitato spontaneo nato dopo l’installazione di un ripetitore nel cortile dell’oratorio di via De Nicola prosegue la sua attività per tenere alta l’attenzione sul tema delle onde elettromagnetiche e dei loro possibili effetti sulla salute. Da mesi è in corso una petizione per chiedere al Comune l’adozione di un regolamento in materia e l’acquisizione di un apparecchio omologato per la misurazione delle emissioni, "in modo da poter monitorare costantemente tutti gli impianti", rimarcano dal comitato.
L’ultimo banchetto per infoltire le adesioni è stato organizzato nel fine settimana, in concomitanza col mercato di via Campoverde; un ulteriore appuntamento potrebbe essere ospitato nei prossimi giorni al Parco Nord. Una volta terminata la raccolta delle firme, la petizione verrà consegnata ufficialmente al sindaco Marco Segala nell’ambito di un incontro pubblico. Il secondo, dopo quello dello scorso aprile. La mobilitazione popolare ha preso le mosse dall’episodio di via De Nicola, dove un ripetitore è stato installato a poca distanza da case e scuole. "Da lì siamo partiti per portare avanti una battaglia che riguarda in realtà l’intera città - spiega Marco Castoldi, fra le anime del comitato -. Siamo convinti che serva una maggiore regolamentazione del fenomeno, a beneficio di tutti: anziani, adulti e bambini". L’antenna che ha fatto scaturire il casus belli, ossia quella posizionata nel cortile dell’oratorio San Carlo Borromeo, a pochi passi dal Municipio, è in funzione da 6 mesi. "Tra i residenti degli stabili vicini – osserva Castoldi - c’è chi riferisce mal di testa e difficoltà a prendere sonno, benché sia difficile stabilire un’esatta correlazione tra questi sintomi e le emissioni provenienti dal ripetitore".
Nella petizione si chiede, tra l’altro, di rendere nota la mappa delle antenne per il 5G oggi presenti sul territorio di San Giuliano. Tutte le richieste sono rivolte al sindaco "quale responsabile della condizione di salute dei cittadini - si legge nel documento - affinché, nei limiti di legge consentiti, possa mettere in atto tutte le possibili precauzioni per agire in una logica di prevenzione, garantendo il minor rischio possibile di inquinamento da onde elettromagnetiche".