San Giuliano (Milano) - Topi, insetti e vegetazione che invade l’alveo. Trent’anni di lotte "e una parte del Redefossi è ancora a cielo aperto. Disatteso il progetto che prevedeva di ultimare la copertura del corso d’acqua a Borgolombardo". È quanto emerso nel corso dell’assemblea organizzata a San Giuliano dal comitato per il Redefossi, che dal 1993 si batte per cercare di ottenere la tombinatura dell’omonimo canale. Canale che è stato totalmente nascosto alla vista all’altezza di San Donato, mentre a San Giuliano si presenta in parte coperto in parte scoperto, creando una disomogeneità urbanistica, oltre a problemi d’igiene e decoro legati alla presenza, nel letto ormai in secca, di animali, cumuli di terra e rifiuti gettati abusivamente.
L’incontro nell’oratorio di Borgolombardo ha chiamato a raccolta cittadini esasperati per la convivenza difficile col corso d’acqua ed esponenti delle storiche battaglie per la tombinatura (in un caso i manifestanti arrivarono a bloccare la via Emilia, per protesta). Presente il sindaco di San Giuliano Marco Segala e gli esponenti dei partiti che siedono in consiglio comunale; grandi assenti, benché invitati, i rappresentanti di Regione Lombardia e Aipo, l’ex Magistrato del Po, al quale compete la gestione del Redefossi. Nel corso dell’incontro il comitato ha annunciato che non smetterà di chiedere il ripristino dell’accordo di programma che, sottoscritto nel 1997 e oggi scaduto, prevedeva il completamento dei lavori di tombinatura quanto meno a Borgolombardo. A fronte di quattro lotti che sono stati coperti, infatti, ad oggi manca all’appello un quinto tratto, compreso tra le vie Curiel e Sestogallo. Si chiede inoltre una copertura, anche leggera, per tutti i restanti spicchi del canale che sono ancora a cielo aperto.
L’obiezione avanzata più volte da Regione Lombardia rispetto a questi appelli è che la normativa attuale vieta la copertura dei corsi d’acqua, "eppure non ci fermeremo - annunciano dal sodalizio, in testa Antonio Mollica, relatore della serata -. Si tratta di una battaglia di civiltà. È inaccettabile che nel 2022 ci siano ancora problemi igienico sanitari e d’incolumità pubblica". Intanto, la stessa Regione ha annunciato, entro il 2024, il riordino del nodo idraulico di San Donato e San Giuliano, così da garantire al Redefossi una portata d’acqua adeguata ad evitare ristagni, cattivi odori e presenza di animali. Ma il comitato rilancia e chiede, "un livellamento del fondo dell’alveo e una costante pulizia delle sponde".