ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Giuliano Milanese, crolla il soffitto di un’aula nel liceo Primo Levi

Il pannello si è staccato nella quarta B: gli studenti hanno fatto lezione nell’aula professori. Il sindaco: “Colpa dell’impresa che ha eseguito i lavori”

San Giuliano Milanese – Dopo giorni di infiltrazioni, in due locali all'ultimo piano del liceo linguistico Primo Levi è crollata una porzione di controsoffitto. È successo nella notte tra martedì e mercoledì nell'aula degli alunni di quarta B e nella stanza di fianco, che è adibita a magazzino.

Un pannello e alcuni calcinacci caduti a terra, dopo essersi staccati dal soffitto: è questa la scena che si è presentata agli studenti nella mattina di oggi 25 ottobre, subito dopo il suono della campanella d'ingresso. Qualcuno ha anche documentato il crollo con un video, che è subito circolato negli ambienti della scuola, e non solo.

I 16 studenti dell'aula incriminata sono stati trasferiti nella sala professori, dove hanno fatto regolarmente lezione. Sebbene la loro classe non sia stata interessata dal problema, per precauzione sono stati temporaneamente trasferiti anche gli studenti dell'aula accanto a quella del crollo.

L'episodio ha contribuito a far esplodere la rabbia di ragazzi e genitori, secondo i quali quanto avvenuto nelle ultime ore è il riflesso di una situazione che richiede una manutenzione più attenta del plesso che ospita il liceo, di proprietà del Comune. Per altro, il crollo è successivo a una serie di infiltrazioni d'acqua che si registravano da qualche tempo: come dire, si trattava di un epilogo annunciato.

Intanto il Comune annuncia dei provvedimenti a carico della ditta che si occupa della manutenzione dell'edificio “e che sabato ha eseguito un intervento, evidentemente non risolutivo – commenta il sindaco Marco Segala – Ci scusiamo per il disguido. Ora l'ufficio tecnico provvederà ad individuare un'altra azienda specializzata, che possa eseguire una sistemazione definitiva”.

Ma le polemiche divampano, anche a livello politico. “Il Comune non se la può cavare dando la colpa alla ditta delle manutenzioni – dice Mario Oro, consigliere comunale del Pd  – Quando c'è un pericolo di crollo bisogna interdire la zona. Il Comune è responsabile della sicurezza di chi frequenta i suoi edifici”.