
Milano, 13 luglio 2020 - C’era una volta l’erba a Milano, in piazza San Nazaro in Brolo. La più antica chiesa a croce latina dell’Occidente, edificata nell’età di Ambrogio, aveva appunto una cintura d’orto (brolo). E ancora ai primi del Novecento un giardino fioriva a ridosso della casa parrocchiale.
Oggi, tempo di pandemia, le regole del distanziamento sociale prescrivono sale d’attesa per il pubblico che debba accedere anche ad esercizi commerciali (ahinoi, tuttora sofferenti). Perciò Fabrizio Bescialla, in arte Zac, che di taglio di capelli non solo si occupa, ma da anni combatte per ripulire la piazzetta, ci ha messo impegno e risorse per farne un’oasi, dove i suoi clienti possano sostare: "Tappeto erboso da campo da calcio lavabile e piante interscambiabili a seconda della stagione. Acero rosso, faggio, tuia. Ogni giorno aggiungerò una pianticella da orto. Alcuni elementi d’arredo, come le luci da giardino, mi sono state gentilmente concessi da Artemide, che pure si affaccia sulla piazza".
Rispettata dunque la vocazione naturale dello spazio, dove rilassarsi su una panchina, gustando gelato, smartphone, o giornale (lì sopravvive un’edicola), sotto la protezione della statua di San Ulderico, eretta da Carlo Borromeo durante la peste del 1576. La Sovrintendenza approva. I residenti esultano. Basta invasione di auto parcheggiate abusivamente. Largo alle biciclette: "Faremo - promette Fabrizio - un evento con ciclisti professionisti". Green fino al 31 ottobre. Poi? La speranza è di traghettare il passato anche nel futuro. Perfezionati nel sottosuolo i collegamenti della Metro, la piazza resti a misura (o passo) d’uomo.