
DEGRADO L’edificio abbandonato di via San Paolino verrà demolito Nelle prossime settimane verrà lanciata la gara d’appalto
Milano, 8 settembre 2018 - Le ruspe sono attese per la prossima primavera. Il destino dell’ex scuola elementare di via San Paolino, tra Barona e quartiere Sant’Ambrogio 2, ormai è segnato: demolizione. Il Comune ritiene l’abbattimento della struttura il modo più veloce per risolvere definitivamente il problema delle occupazioni abusive e del degrado all’interno dell’ex scuola. Il sindaco Giuseppe Sala, durante la seduta della Giunta lo scorso maggio nella biblioteca di via San Paolino, l’aveva fatto capire a chiare lettere. Certo, allora c’era ancora un’altra opzione sul tavolo: l’affidamento dell’immobile alla Scuola del fumetto. Ma alla fine non se n’è fatto nulla: troppo costoso per i fumettisti prendersi in carico i costi di ristrutturazione dell’intero edificio.
Risultato finale: demolizione. Il progetto esecutivo è già stato approvato dalla Direzione Centrale Unica appalti. Nelle prossime settimane partirà proprio la gara d’appalto per affidare a un’impresa l’abbattimento dell’ex scuola elementare. Il costo dell’operazione è di 1,1 milioni di euro. Il Comune prevede che le ruspe arriveranno in via San Paolino in primavera, dunque tra fine marzo e fine giugno. È una previsione di massima, ma se la gara d’appalto andrà liscia la scadenza fissata dovrebbe essere rispettata.
Chiuso il caso del destino dell’ex scuola, rimane l’incognita di cosa ne sarà di quel terreno, in mezzo alla case del quartiere alla periferia sud della città. La Giunta comunale – a quanto si è appreso nei mesi scorsi – pensa a un bando per realizzare un impianto sportivo da affidare a un privato, visto che di palestre attrezzate nella zona non ce ne sono. Ma è ancora troppo presto per dire come andrà a finire. Prima bisogna aspettare che l’abbattimento della vecchia scuola si concluda positivamente, sperando che le procedure amministrative non vengano rallentate da ricorsi e i lavori di demolizioni si svolgano rispettando i tempi. I residenti del quartiere incrociano le dita. Sì, perché ormai da anni aspettano la risoluzione del caso della scuola. Questa potrebbe essere la volta buona. Un primo segnale verso la riqualificazione di un quartiere concepito bene ma negli ultimi anni lasciato in stato di abbandono, almeno sul fronte delle manutenzioni delle case popolari e degli spazi pubblici tra la biblioteca e l’ex scuola.