MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

San Siro, sì al centro commerciale

Il Comune apre al progetto di Milan e Inter: "Ma no a più volumetrie"

Una apertura alle richieste di Milan e Inter in vista della presentazione del progetto

Milano, 1 marzo 2019 - «SÌ» a una «grande struttura di vendita» (leggi: centro commerciale) intorno allo stadio di San Siro, ma «no» all’aumento delle volumetrie nell’area, almeno per ora. Il Consiglio comunale ieri ha approvato un emendamento al nuovo Piano di governo del territorio che è un primo assist a Milan e Inter in vista della presentazione da parte delle due società calcistiche del progetto per realizzare uno stadio più moderno e all’avanguardia nell’area di San Siro (due le opzioni ancora sul tavolo: riqualificazione del Meazza o realizzazione di un nuovo impianto sempre nell’area di San Siro Trotto). Sì, perché lo scorso 4 marzo i vertici di rossoneri e nerazzurri, in una lettera inviata al sindaco Giuseppe Sala e all’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, hanno scritto a chiare lettere che «la proposta progettuale non può prescindere dalla previsione di volumetrie private maggiore rispetto a quanto oggi previsto per le Grandi funzioni urbane (Gfu) e dalla possibilità di localizzare nel progetto delle società anche una grande struttura di vendita».

Il Consiglio comunale ha accolto solo una delle due richieste: sì al centro commerciale, no alle volumetrie. Vediamo nei dettagli. L’emendamento, approvato con 23 sì (tutti dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra), 5 no (tra cui il dem Carlo Monguzzi) e 7 astenuti, prevede che «per gli ambiti di Grande funzione urbana di San Siro Trotto, Porto di Mare e Ronchetto, a prevalente proprietà comunale, il Consiglio comunale può autorizzare la realizzazione di grande struttura di vendita tra le funzioni urbane o comunque compatibili, necessarie a garantire la sostenibilità finanziaria della stessa Gfu, senza necessità di variante urbanistica». Tradotto: sì al centro commerciale intorno allo stadio, sì al progetto di “quarto anello’’ a fianco all’impianto. Nella seconda parte dell’emendamento, invece, c’è scritto che «per il solo ambito di San Siro Trotto è ammesso l’insediamento di una grande struttura di vendita entro l’indice di edificabilità massimo previsto, senza ulteriore autorizzazione da parte del Consiglio comunale». In questo caso la “traduzione’’ si deve soffermare sulle parole «entro l’indice massimo previsto» dal nuovo Pgt, cioè 0,35. In altre parole «no» a volumetrie aggiuntive sull’area, nonostante la richiesta di Milan e Inter e l’apertura da parte del sindaco dello scorso 5 febbraio («sì a più volumetrie, ma nella misura del buon senso»). L’indice resta lo 0,35 su pressione del gruppo di maggioranza Milano progressista, come rivendica Natascia Tosoni: «Prima di aumentare le volumetrie, meglio ragionare sul progetto di Milan e Inter». Una mediazione che non soddisfa Monguzzi, il quale si smarca dal Pd e dalla maggioranza votando contro l’emendamento: «Nelle grandi funzioni urbane no a centri commerciali e a più volumetrie in prospettiva». L’assessore Maran, in ogni caso, parla di «apertura» alle richieste delle società, «in attesa di vedere il progetto». L’opposizione di centrodestra, invece, avrebbe preferito «più coraggio e l’aumento delle volumetrie», chiosa Fabrizio De Pasquale (FI).