È uno dei due avvocati che, insieme a Salvatore Scuto, ha difeso il sindaco Giuseppe Sala nel processo sull’Expo 2015. Ma adesso l’avvocato Stefano Nespor, insieme al collega del suo studio Federico Boezio, sta dalla parte opposta della barricata e prova, leggi alla mano, a mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Milan e Inter di realizzare un nuovo stadio nell’area di San Siro con conseguente parziale demolizione del Meazza, un progetto che vede Sala favorevole e desideroso di chiudere l’accordo con i club su cessione del terreno e sì al nuovo impianto entro l’estate.
Nespor, che in passato è stato incaricato dall’Associazione Gruppo Verde San Siro di bloccare la demolizione di San Siro, ieri, con una nota, ha provato a porre una serie di paletti al progetto di Milan e Inter, paletti che potrebbero rallentare l’iter per arrivare all’accordo con il Comune sul caso San Siro, visto che si parla di "concorso pubblico" e "possibili soluzioni progettuali alternative" obbligatori per legge. La nota firmata da Nespor e Boezio arriva al termine della commissione comunale convocata dall’ambientalista Enrico Fedrighini per discutere della proposta di delibera sull’"Indirizzo per la formulazione di un bando pubblico per la ristrutturazione del Meazza".
I due avvocati citano la normativa del febbraio 2021 e sottolineano che "il soggetto che propone l’intervento non può più essere un’associazione sportiva e, poiché questo comporta la cessione di aree e immobili di proprietà comunale, dovrà essere scelto a seguito di una procedura concorsuale".
Non solo. Secondo Nespor e Boezio, i partecipanti alla procedura pubblica dovranno presentare un progetto di fattibilità tecnica ed economica ove siano analizzate "le possibili soluzioni progettuali alternative" anche sotto il profilo qualitativo e ambientale, dunque – sembra di capire da queste parole – anche un progetto per la ristrutturazione (e non la parziale demolizione) del Meazza. Solo dopo l’iter sopradescritto, infine, i legali affermano che sarà possibile procedere al trasferimento della proprietà dello stadio e delle aree dal Comune ai due club.
La nota di Nespor e Boezio viene definita "molto importante" da Fedrighini, da sempre schierato per il restyling del Meazza, mentre il forzista Alessandro De Chirico ritiene che la proposta di ristrutturazione dell’attuale stadio sia ormai "tardiva" e "dimostra quanto la sinistra che amministra la città sia totalmente sconnessa dalla realtà".