ANNA GIORGI;
Cronaca

San Siro in vendita. La Procura apre un fascicolo per valutare danni erariali

L’indagine è un modello 45, cioè senza una formulazione di reato e indagati. Il provvedimento arriva dopo il dossier con l’offerta di acquisto di Inter e Milan.

Una panoramica aerea dello stadio «Giuseppe Meazza» a San Siro La Procura ha aperto un fascicolo

Una panoramica aerea dello stadio «Giuseppe Meazza» a San Siro La Procura ha aperto un fascicolo

di Anna Giorgi

MILANO

Le “luci a San Siro“, stavolta, sono quelle accese dalla Procura di Milano che ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla vendita, a Milan e Inter, dello stadio Meazza, perché si chiarisca che non si tratti di una “svendita“.

L’indagine, coordinata dalla aggiunta Tiziana Siciliano e dal procuratore capo Marcello Viola, è un modello 45, cioè senza una formulazione di reato e senza indagati, appunto al fine di verificare l’esistenza o meno di un possibile danno alle casse pubbliche.

Il dubbio di un danno erariale nella cessione dello stadio aleggia più pesante dopo l’esposto, che riassume sei anni di battaglie, presentato a metà febbraio dal comitato "Sì Meazza" di cui è coordinatore Luigi Corbani, vicesindaco di Milano negli anni ’80, che si oppone a quello che ritiene sia una "svendita" dello stadio. L’avvio della indagine della Procura arriva dopo che Inter e Milan, l’11 marzo, hanno presentato al Comune il dossier di circa 300 pagine con l’offerta di acquisto.

Le cifre, finite nel mirino della Procura, dopo l’esposto del comitato, sono quantificabili intorno ai 124 milioni per l’acquisto dell’area, 72 milioni e 980mila euro per l’impianto, da cui togliere 80 milioni, a carico del Comune, per la rimozione delle macerie da demolizione e per le bonifiche. In tutto, il pacchetto, costerebbe a Inter e Milan 116,98 milioni per un’area di 280mila metri quadri.

A fissare il prezzo però, al netto degli 80 milioni, è stata, su richiesta del Comune, l’Agenzia delle Entrate secondo cui il Meazza, piuttosto vetusto, e le aree circostanti, valgono circa 197 milioni di euro.

Un dubbio resta sulla valutazione degli spazi commerciabili interni, sulla loro incrementabilità, e quindi sul loro valore.

Il comitato "Sì Meazza", intanto, annuncia di avere pronto un altro esposto da presentare, la settimana prossima, alla Corte dei Conti.

L’indagine su San Siro rischia di aggravare un periodo già molto complesso per la giunta Sala di centrosinistra, dopo il fascicolo aperto sull’urbanistica che ha portato all’arresto di un ex funzionario di Palazzo Marino, a una ventina di dirigenti comunali indagati, e al blocco del Salva Milano, il decreto che avrebbe dovuto far ripartire i circa 150 cantieri fermi in città, non più sostenuto da Sala dopo l’inchiesta, ma sostenuto invece, ancora, da Forza italia.

È il vicepremier Antonio Tajani a dire: "Dobbiamo andare avanti con il Salva Milano per la tutela dei diritti acquisiti dai cittadini milanesi". La polemica politica è ancora più aspra: la destra, Fratelli d’Italia e Forza Italia attaccano la giunta e chiedono le dimissioni del sindaco, ma anche una parta del centrosinistra attacca la giunta Sala, è composta da quei consiglieri che, da sempre, sono contrari alla realizzazione di un nuovo stadio e che puntavano sulla ristrutturazione di San Siro, i Verdi e il Gruppo misto.