
Il rendering del nuovo San Siro
Milano – “Milan e Inter sono in regola con il pagamento dei canoni di locazione dello stadio di San Siro? O stiamo per vendere l’impianto e l’area a privati inadempienti nei confronti del Comune?”. Il consigliere di FdI Enrico Marcora pone la domanda, in termini polemici, durante la commissione consiliare di ieri pomeriggio dedicata al progetto per il nuovo stadio nell’area di San Siro presentato lo scorso 11 marzo dai club.
L’esponente dell’opposizione di centrodestra si riferisce al canone di quasi 10 milioni di euro all’anno che le due società calcistiche milanesi devono versare a Palazzo Marino, proprietario del Meazza, per l’affitto dell’impianto, gestito tramite la società M-I Stadio. Nel 2022 il pagamento del canone di locazione da parte di Milan e Inter è finito nel mirino della Corte dei Conti, che sta indagando sul meccanismo misto di versamento di quanto spetta all’amministrazione comunale: una parte della cifra, infatti, deve essere versata in contanti, mentre un’altra parte può essere “scontata“ ai club nel caso in cui quei fondi siano utilizzati per i lavori di manutenzione del Meazza.
La replica a Marcora, al termine della commissione che si è svolta nell’aula del Consiglio comunale, è affidata all’assessora allo Sport Martina Riva: “I pagamenti del canone ordinario da parte delle squadre risultano tutti in regola, con l’eccezione delle annate 2019-2020 e 2020-2021 (anni del Covid) per cui le squadre hanno contestato l’importo con ricorso al Tar. Le squadre sostengono che ci sia stata una diminuzione di utilizzo a cui avrebbe dovuto corrispondere una diminuzione di canone. Siamo in attesa che si concluda il giudizio che definisca chi ha ragione. In primo grado abbiamo vinto noi, ora stiamo attendendo la conferma da parte del Consiglio di Stato. Marcora può quindi stare tranquillo”.
Il fatto che ci sia ancora un contenzioso aperto tra Comune, da una parte, e club, dall’altra, fa sorgere un interrogativo: Milan e Inter possono partecipare all’avviso pubblico lanciato lo scorso 24 marzo dall’amministrazione comunale per individuare i soggetti privati interessati all’acquisto dello stadio e dell’area di San Siro dove realizzare il nuovo impianto rossonerazzurro? In alcuni casi la legge esclude i privati che hanno cause aperte con il Comune dal partecipare ai bandi. Nel caso specifico, la Giunta fa sapere che non è prevista nessuna esclusione automatica. Oggi, intanto, è il programma la Conferenza dei Servizi sul progetto San Siro.