Milano, 14 settembre 2024 – Milan e Inter si sfilano sul restyling (troppo costoso) e la partita sul nuovo San Siro rimane bloccata su un ingessatissimo 0-0. Palla al centro e lancette dell’orologio che si riposizionano al 2019, con i due club che nell’ultimo incontro a palazzo Marino hanno rilanciato l’idea di un nuovo stadio sempre nell’area di San Siro. Progetto di cui si era parlato già cinque anni fa, appunto.
La storia infinita del vecchio Meazza, insomma, rimane in stallo. E il sindaco di Milano? Giuseppe Sala, per ora, risponde con il “catenaccio” al contropiede avviato da Inter e Milan: prende atto della volontà di nerazzurri e rossoneri e mette qualche paletto istituzionale su una questione in cui al momento, purtroppo, non si intravede una via d’uscita. Sala avanza con cautela in attesa del dribbling vincente che sblocchi una partita oltremodo stucchevole per una città abituata a ben altri spettacoli. Dentro e fuori dal campo.
Regole e prezzi
Su San Siro "non faccio promesse, sto a quello che sono le intenzioni delle squadre che sono le entità che investono. Quello che posso fare è promettere ai milanesi di rispettare le regole: che le aree, se verranno cedute, saranno cedute a prezzo congruo che stabilisce Agenzia delle entrate, che verranno rispettate le regole della Sovrintendenza e che l'impianto sarà inserito in un contesto di quartiere”.
Le polemiche
"Sullo stadio di San Siro ci sono polemiche sterili perché il processo è passato dal Consiglio comunale: invito tutti a non fare finta di dimenticare ciò che la politica ha già approfondito", ha aggiunto il sindaco a proposito di alcune critiche piovute in questi giorni
Barbara Berlusconi
"Non saprei cosa dire, però se ha idee, opinioni, viste la sua esperienza anche passata della sua famiglia, è giusto che si faccia sentire dalle squadre". Così il sindaco di Milano, a margine delle celebrazioni degli 80 anni del Centro sportivo italiano in piazza Duomo ha commentato le parole di Barbara Berlusconi che aveva definito l'affaire della stadio di San Siro "umiliante per una città come Milano".
Andrea Mandorlini
"Non giocare più a San Siro? Penso sia abominevole, uno dei più grossi errori che si possa fare". A parlare all'Adnkronos è Andrea Mandorlini, ex libero dell'Inter di Giovanni Trapattoni, protagonista dello scudetto dei record nella stagione 1988-1989, che non riesce a concepire l'idea che lo stadio di Milano possa essere abbandonato, senza un progetto di ristrutturazione. "Non ci posso credere, San Siro è la culla del calcio italiano e milanese, è la Scala del calcio: mi auguro che non succeda".