
Una bozza del progetto per il nuovo stadio di San Siro
Alla fine nessun ultimatum e nessuna accelerazione. Come anticipato dal Giorno 15 giorni fa, la trattativa tra Comune, da una parte, e Milan e Inter, dall’altra, sul futuro dello stadio di San Siro e dell’area limitrofa ha subito un semplice rinvio. I club avrebbero dovuto consegnare l’aggiornamento del Piano economico-finanziario legato al progetto del nuovo stadio nell’area di San Siro entro febbraio ma hanno chiesto un paio di settimane in più. Dunque il Piano dovrebbe arrivare a Palazzo Marino tra il 5 e il 15 marzo. Un rinvio confermato dal sindaco Giuseppe Sala ieri mattina, a margine di un appuntamento alla Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova, dopo che giovedì l’amministrazione e le due società si sono viste nuovamente per fare il punto della situazione. "Io non ho partecipato all’incontro – afferma Sala –. Aspetto che in 15-20 giorni ci sia finalmente la consegna del piano economico-finanziario rivisto". Da San Siro all’impianto sportivo comunale di via Terzagni dove la Masseroni giocherà fino al prossimo 31 agosto. Sì, perché l’amministrazione ha già avviato la decadenza della concessione all’associazione calcistica perché quest’ultima non ha pagato 4,7 milioni di euro collegati a fideiussioni concesse dal Comune alla Masseroni per realizzare un nuovo impianto sull’area pubblica. L’associazione sportiva ha già impugnato davanti al giudice civile l’ingiunzione di pagamento e potrebbe impugnare la decadenza entro il 10 marzo. Giovedì, intanto, la Giunta comunale ha approvato le linee di indirizzo per lanciare a marzo un avviso per trovare un gestore per il dopo-Masseroni.
Massimiliano Mingoia