Potrebbe non essere ancora giunta l'ora del sipario sulla Scala del calcio. Il Comune di Milano infatti ha annunciato un ricorso al vincolo che impedirebbe l'abbattimento o la ristrutturazione di San Siro. "Il vincolo culturale della Soprintendenza" che nel 2025 potrebbe scattare sul secondo anello dello stadio Meazza "reca un significativo danno economico al Comune di Milano e ai contribuenti milanesi" perché "limita la possibilità di rigenerare l'impianto. Questo vale sia che lì si giochi a calcio sia che vengano assegnate altre destinazioni d'uso".
Infatti, "il vincolo non permette l'abbattimento. Per questo motivo, il nostro orientamento è ricorrere avverso il parere positivo del Ministero della Cultura sui presupposti dell'interesse culturale sul secondo anello. Segnaleremo al governo e alla Corte dei conti che questo vincolo, a mio parere assurdo, crea un danno economico. Il Comune di Milano deve tutelare un bene che è nel suo patrimonio". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo alla Commissione consiliare quadrigiunta Rigenerazione Urbana, Mobilità-Ambiente-Verde e Animali, Sport-Turismo-Politiche Giovanili-Politiche per il Benessere e Olimpiadi-Paralimpiadi Milano Cortina 2026.
Un'altra apertura dunque che arriva dal primo cittadino dopo le parole di qualche settimana fa, quando Sala disse che "quando all'inizio discutevo con le due squadre", Milan e Inter, sul progetto per realizzare un nuovo stadio nell'area del Meazza, "quello che mi dicevano, e soprattutto il presidente del Milan, Paolo Scaroni, era che non è impossibile rimettere a posto il Meazza, è impossibile con due squadre che ci giocano perché poi diventa troppo complesso. Quindi Inter o Milan, io dico che se una delle due squadre decidesse di rimanere a San Siro sarebbe una gran bella cosa e il Comune sarebbe non disponibile ad aiutare ma di più".
Una mossa che si potrebbe leggere come un ultimo, estremo, tentativo del sindaco di Milano di trattenere almeno una delle due squadre nello storico impianto cittadino. Inter e Milan infatti, dopo essersi visti respingere il progetto di un nuovo stadio e dell'area commerciale annessa, hanno cambiato i piani, scegliendo di dividersi: i nerazzurri hanno individuato una zona a Sud di Milano, nei pressi di Rozzano, i rossoneri invece puntano forte su San Donato. Nulla è ancora deciso: la partita su San Siro è ancora aperta.