MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

"Sana prudenza per non cadere nella Rete"

"L’adescatore in rete non usa la forza. Inganna, raggira. Propone opportunità. Ci credette Jessica. Ci credono in molti. Dobbiamo...

L’adescatore in rete non usa la forza. Inganna, raggira. Propone opportunità. Ci credette Jessica. Ci credono in molti. Dobbiamo proteggerci. E proteggere i nostri figli. Le trappole virtuali e la violazione d’identità. Revenge porn, sexting, body shaming. L’azione del branco, le challenge assassine e il gioco violento. Terminerà solo lunedì prossimo il ciclo di tre incontri “Adolescenti: impariamo a proteggerli“. Un viaggio fra i pericoli del web, organizzato dalla lista e movimento culturale La Svolta con il Rea (Istituto internazionale di criminologia, sicurezza e scienze forensi), con il contributo di “Unica persone“ e del “Sindacato unico militari“.

Un tavolo fisso di esperti, il coinvolgimento del pubblico, video e simulazioni: "Abbiamo cercato e cerchiamo – dice l’avvocata penalista Eliana Capizzi – di dare un taglio pratico, e consigli oltre che nozioni. Soprattutto ai giovani: contro ogni aspettativa, e con nostro piacere, stanno partecipando in parecchi". Con Capizzi al tavolo dei relatori la criminologa Luana Schepis e la coach Laura Scaglione, la moderazione a cura di Gianluigi De Sanctis. L’adescamento online il tema principe della seconda serata. "C’è un modus operandi, un rituale nella conversazione fra l’adescatore e la giovanissima vittima – così Capizzi – e c’è una prevenzione da adottare". E Scaglione provoca i tanti genitori in sala: "Volete controllare i figli adolescenti? Eh, troppo tardi. Il controllo va esercitato sui bambini piccoli. A 4 anni, a 5: quando per tenerli buoni li lasciamo da soli con il tablet connesso in mano. Che è come lasciarli soli al parco e tornare a riprenderli dopo due ore. E chi hanno incontrato hanno incontrato".

M.A.