GIULIA BONEZZI
Cronaca

Sanità lombarda: crollo dei punteggi nelle pagelle dei direttori generali 2023

Nuovo sistema di valutazione riduce i punteggi dei direttori generali della sanità lombarda, influenzando gli incentivi economici.

Sono arrivate sotto l’albero di Natale 2024 le “pagelle” dei direttori generali della sanità lombarda per l’anno 2023. Complice un nuovo sistema di valutazione in cui dal raggiungimento degli obiettivi assegnati ai manager delle 8 Ats e 26 Asst più l’Areu dipendono solo 70 punti su cento, mentre gli altri 30 sono decisi da un comitato ristretto composto dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, dal governatore Attilio Fontana e dal suo vice e assessore al Bilancio Marco Alparone in base ai "comportamenti manageriali". Il primo effetto è stato un crollo dei punteggi: i primi tre, parimerito con 85 punti, hanno la valutazione che l’anno precedente (basata sui risultati del 2022) era toccata al penultimo. Non è irrilevante, dato che il voto corrisponde alla percentuale del “tesoretto“ di 30.987,41 euro (il 20% del trattamento economico annuo) che i dg ricevono come incentivo (se superano la sufficienza di 60). In soldoni: i primi del 2022 con 93 punti ebbero un premio di 28.818,3 euro, il podio 2023 ne prenderà quasi 2.300 euro in meno.

I più bravi sono la dg dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco Maria Grazia Colombo, la dg dell’Ats di Pavia Lorella Cecconami e Marco Trivelli, che nel 2023 guidava l’Asst della Brianza, oggi quella di Lecco: gran parte dei 37 dg ha cambiato azienda col maxivalzer delle nomine un anno fa. In seconda posizione a 83 punti ci sono Alberto Zoli per l’Areu (oggi Niguarda), Luigi Cajazzo per l’Asst Franciacorta (oggi Civile di Brescia), Massimo Lombardo per il Civile (oggi Areu), Francesco Locati per l’Asst Bergamo Est (oggi è al Papa Giovanni) e Matteo Stocco per l’Asst dei Santi (oggi in un Irccs, il Policlinico di Milano), oltre a Walter Bergamaschi e Claudio Sileo, confermati alle Ats di Milano e Brescia. Marco Bosio (Niguarda, oggi Asst Rhodense) ha preso 81, Maurizio Galavotti, ora in pensione, 79 all’Asst Valcamonica. A 78 s’incontra un pattuglione di 8 direttori (incluso Mario Alparone, fratello del vicepresidente, che però già ad aprile ’23 aveva lasciato l’Asst del Garda per Finpiemonte), poi uno a 76 (Giuseppe Micale, confermato all’Asst Sette Laghi), quattro a 75 e a 71 il gruppo più numeroso (10). Gli ultimi due, con 69 punti, non sono più dg.