Milano, 27 novembre 2024 – Il cambio al vertice della sanità lombarda è "una scelta dell'assessore (Guido Bertolaso, ndr) determinata dal tentativo di migliorare ulteriormente la funzionalità all'interno dell'assessorato". Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha commentato la decisione di cambiare il direttore generale Welfare in Regione dopo 9 mesi dall'insediamento di Marco Cozzoli che a sua volta aveva preso il posto di Giovanni Pavesi, promosso direttore amministrativo dell’Aifa.
Il dopo Cozzoli
A sostituire Cozzoli, secondo quanto trapelato dovrebbe essere Mario Melazzini, oggi direttore sanitario dell'ospedale Niguarda. "Ho sentito fare questo nome, se fosse lui sarebbe è sicuramente una persona capace", ha concluso il governatore. Tra i papabili sarebbe stato valutato anche Alberto Ambrosio, l'attuale vice di Cozzoli che era stato reclutato con un incarico fiduciario dal San Matteo di Pavia.
Chi è Mario Melazzini
Mario Melazzini, attuale direttore sanitario del Niguarda ed ex assessore alla Sanità nel governo provvisorio con cui la Regione, dodici anni fa, si avviava alla fine del formigonesimo, poi all'Innovazione e alla Ricerca col leghista Roberto Maroni presidente, prima di passare all'Aifa dove è stato presidente e poi direttore generale. Ma la carriera del medico pavese, 66 anni, affetto da Sla, uno degli ultimi storici funzionari ciellini dell'epoca d'oro del Celeste rimasti sulla piazza, si è dipanata soprattutto nella sanità lombarda, muovendosi tra il servizio pubblico e il privato accreditato: proprio a luglio sono scaduti i due anni d’incompatibilità dovuti al fatto d’esser stato, fino all’estate del 2022, amministratore delegato della Maugeri, uno dei privati dei quali il Welfare deve sorvegliare il lavoro per conto del Servizio sanitario nazionale, spianandogli la strada per il ritorno in assessorato. Tanto che già ai tempi della scelta di Cozzoli i rumors di Palazzo Lombardia parlavano di una nomina-ponte, in attesa dell'agibilità per il manager ciellino, sponsorizzato soprattutto da Fratelli d'Italia.
Majorino (Pd): i problemi non si risolvono cambiando dg
Critica l’opposizione. “Fontana dice che Melazzini è capace, e tecnicamente, probabilmente, non ha torto. Spero abbia definitivamente chiarito la propria posizione in relazione alle questioni giudiziarie aperte, per una questione di opportunità. Ma il problema è che la destra è incapace di gestire bene la sanità. Il problema, quindi, non è cambiare i tecnici, ma la politica che c’è dietro”. ha detto Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia e componente della segreteria nazionale dem in merito alla sostituzione del direttore generale della sanità lombarda.