Scuola di Pioltello chiusa per il Ramadan (ancora): insorgono Lega e Fratelli d’Italia. "Buonismo ottuso”

Dopo l’articolo del Giorno che ha anticipato la scelta della scuola Iqbal Masih di chiudere in occasione della festa di Eid el Fitr, scoppia la polemica politica

L'ingresso dell'istituto Iqbal Masih

L'ingresso dell'istituto Iqbal Masih

Pioltello (Milano), 28 agosto 2024 – La scelta della scuola “Iqbal Masih” di Pioltello, multietnica e inclusiva, di confermare anche per questo anno scolastico la fine del Ramadan come giorno di chiusura – scelta anticipata da Il Giorno – ha scatenato le reazioni politiche di quei partiti e di quegli esponenti che già la scorsa primavera avevano sollevato il caso.

Riccardo De Corato

Le prime reazioni sono arrivate, in particolare, da Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice sindaco delle giunte di centrodestra milanese. "Apprendo che l'Istituto di Pioltello Iqbal Masih ha intenzione di chiudere anche quest'anno per il Ramadan. Credo che con questa vicenda gli insegnanti in questione stiano sfruttando il loro ruolo di istruttori per far propaganda politica. Quest'ultima si fa altrove e non nelle scuole. Una simile decisione dovrebbe essere presa e discussa nelle opportune sedi politiche quali la Regione e il Parlamento".

Il consiglio di istituto, e prima ancora il collegio dei docenti, hanno scelto la data del 31 marzo 2025, quella più vicina al 29, giorno ancora provvisorio della festa di Eid el Fitr. Nessuna menzione di festività, bensì una delle tre chiusure deliberate dagli organi dell’istituto. 

Approfondisci:

Festa del Ramadan alla scuola di Pioltello, l’istituto conferma il ponte nel 2025: “Aspettiamo Valditara”

Festa del Ramadan alla scuola di Pioltello, l’istituto conferma il ponte nel 2025: “Aspettiamo Valditara”

Silvia Sardone

Per la Lega, è Silvia Sardone (eurodeputata) a commentare con durezza. "La conferma della scuola 'Iqbal Masih' in merito al giorno di chiusura per la fine del Ramadan anche per quest'anno dimostra l'ormai sempre più evidente islamizzazione nelle nostre scuole. Una scelta sbagliata perché impone un'integrazione al contrario costringendo tutti gli studenti, anche di fedi diverse, a stare a casa per una festa religiosa che non ci appartiene".

"Si conferma inoltre che la scelta ha motivi assolutamente legati alla religione e non meramente didattici come era stato spiegato l'anno scorso". "È inoltre un precedente che lascia spazio a iniziative simili in tutta Italia: nelle scuole abbiamo avuto recentemente altri casi che ci hanno lasciato perplessi. Penso alla scuola di Abbiategrasso che ha proposto un corso avanzato di arabo e soprattutto un laboratorio per imparare a indossare l'hijab, simbolo di sottomissione femminile", ricorda la leghista.

"Penso all'istituto di Soresina con il divieto di verifiche nei giorni finali del digiuno islamico per gli studenti musulmani e l'invito agli alunni a non mangiare in cortile nei giorni di Ramadan. Scelte incomprensibili, figlie di un buonismo ottuso, che portano poi tantissimi altri istituti a togliere i crocifissi dalle aule, a cancellare presepi e alberi natalizi. È una deriva pericolosa che dimostra tra l'altro che lo ius scholae non serve: se la scuola invece di integrare insegna a dimenticare la nostra cultura a favore di altre religioni non aiuta un percorso coerente con i nostri valori verso la cittadinanza. In certe scuole, con il supporto di amministrazioni di sinistra, si spinge verso un modello multietnico che calpesta la nostra identità. Un modello sbagliato e pericoloso come dimostrato dai fallimenti di inclusione in Paesi come Francia, Belgio e Germania", conclude Sardone.

La scelta della scuola

L’istituto pioltellese registra oltre il 43% dei 1.269 iscritti di religione musulmana. Da qui arriva un un auspicio: "Quello che a scuola si possa lavorare in un clima di serenità". E un invito rinnovato, quello della sindaca Ivonne Cosciotti al ministro Giuseppe Valditara. "Lo invitai in primavera a venire a Pioltello, sino ad ora non lo ha fatto – dice gentilmente – . Rinnovo l’invito, e spero di averlo presto qui con noi. Per vedere con i suoi occhi, e non solo tramite ispettori, come si lavora qui. L’energia e la passione che guidano l’attività di ogni giorno".