
"Visto che è un argomento assolutamente delicato, sarebbe veramente utile un confronto pubblico tra me e lui. Io lo farei...
"Visto che è un argomento assolutamente delicato, sarebbe veramente utile un confronto pubblico tra me e lui. Io lo farei volentieri, ragionando tecnicamente sul senso o meno di una centrale nucleare a Milano. Se è disponibile, io sono ampiamente disponibile". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’ipotesi di realizzazione di una centrale nucleare in città lanciata dal ministro Matteo Salvini. "Io sinceramente spero che sia l’emblema della loro campagna elettorale 2027 – ha detto Sala – ma, per non buttarla in caciara, io non sono concettualmente contrario al nucleare. Credo che questo momento non sia il momento del nucleare. Perché credo si debba puntare sulle rinnovabili. Ho studiato a lungo la cosa e ho le mie convinzioni. Salvini tira fuori spesso la questione nucleare, immagino che anche qui abbia approfondito la questione".
Il ministro Salvini ha fatto della battaglia per il ritorno all’impiego dell’energia nucleare uno degli argomenti di punta della sua piattaforma politica. E, subito, alla proposta si è accodato il governatore Attilio Fontana, che ha garantito come la Lombardia sia “pronta” a sperimentare l’impiego dell’energia nucleare, pur senza piazzare sulla cartina nessuna – per il momento immaginaria – bandierina in corrispondenza di una località in cui ospitare un impianto di produzione.
Salvini era tornato sull’argomento in un seminario organizzato dalla Lega, fissando anche il 2032, come data possibile per "il primo giro di chiavi" a un impianto di produzione nucleare in Lombardia, che lui immagina a Milano.
Red.Mi.