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Scala, morti per l'amianto: famiglie chiedono di costituirsi parti civili

La richiesta è stata avanzata nel corso dell'udienza preliminare iniziata oggi a carico di quattro ex sindaci di Milano e di altre cinque persone

Teatro alla Scala, presidio di lavoratori davanti al Tribunale (Newpress)

Teatro alla Scala, presidio di lavoratori davanti al Tribunale (Newpress)

Milano, 21 giugno 2016 - I familiari di alcuni ex dipendenti del Teatro alla Scala, morti per mesotelioma pleurico a causa della prolungata esposizione all'amianto, hanno chiesto di costituirsi come parti civili. La richiesta è stata avanzata nel corso dell'udienza preliminare iniziata oggi a carico di quattro ex sindaci di MilanoCarlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini - e di altre cinque persone, tra cui l'ex sovrintendente del teatro lirico Carlo Fontana. Gli ex primi cittadini milanesi, che avrebbero dovuto vigilare anche sulla tutela ambientale dei lavoratori della Scala, e gli altri imputati sono accusati di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime.

I casi di lavoratori morti tra il 2007 e il 2013 sono otto. L'inchiesta, coordinata dai pm Maurizio Ascione e Nicola Balice, ha poi portato a individuare altri due lavoratori che si sarebbero ammalati a causa dell'amianto. Si tratta di un fonico e di un pianista. Nell'udienza di oggi, davanti al gup di Milano Alessandra Simion, hanno presentato istanze di costituzione come parti civili anche l'Agenzia di tutela della salute città metropolitana di Milano (ex Asl) e il sindacato Confederazione unitaria di base, che ha anche organizzato un presidio all'esterno del Tribunale per protestare contro i rischi ai quali sono stati esposti i lavoratori. Richieste sulle quali dovrà pronunciarsi il gup nel corso dell'udienza del prossimo 15 luglio.