MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Duomo di Milano preso d’assalto da scalatori e bandiere, ora basta: più telecamere e ronde di notte

Potenziate le misure di sicurezza: arriveranno occhi elettronici con sensori e altri vigilanti. Mercoledì a Firenze l’ultima impresa del climber Dedelate

Il selfie insieme alla Madonnina in cima al Duomo di Milano, dopo averlo scalato durante la notte

Il selfie insieme alla Madonnina in cima al Duomo di Milano, dopo averlo scalato durante la notte

Potenziamento di occhi elettronici e umani per proteggere il Duomo da intrusioni notturne e non solo: sono in arrivo nuove telecamere con appositi sensori per rilevare presenze indesiderate e una ronda di vigilanti privati attorno alla cattedrale, operativa dalle 22.30 alle 6.30. Queste, le misure di vigilanza che si aggiungono a quelle già esistenti, definite ieri durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia.

Le nuove telecamere, per tenere sotto controllo anche angoli ora sguarniti, saranno collegate, come quelle già presenti, alla centrale operativa della polizia locale. Stando a quanto appreso dal Giorno, al momento il sistema di videosorveglianza è composto da 7 telecamere sulle terrazze e 11 lungo il perimetro della cattedrale. Ora se ne prevederebbero almeno altre 22, di cui alcune con i sensori termici (per rilevare in tempo reale eventuali intrusi). E a queste si aggiungeranno le perlustrazioni notturne in più dei vigilanti.

La sicurezza del monumento simbolo della città è finita all’ordine del giorno anche alla luce di recenti episodi: il primo, la “scalata“ fuorilegge del climber diciassettenne Dedelate, salito sulla guglia maggiore tra il 20 e il 21 maggio scorsi. Il ragazzo della provincia di Sondrio è riuscito a scattarsi selfie con la Madonnina: per salire in cima avrebbe utilizzato l’impalcatura esterna approdando alle terrazze e, da lì, alla guglia maggiore.

Meno di un mese fa è stato identificato e denunciato per invasione di edifici e danneggiamento dalla polizia locale. Ma il provvedimento non l’ha scoraggiato, anzi il giovane ha espugnato pure San Siro lo scorso 24 giugno durante il concerto di Sfera Ebbasta. Prima ancora, il Castello Sforzesco (a marzo) e il Teatro Ariston durante il festival di Sanremo.

Ieri ha postato l’ultima impresa su Instagram: è riuscito a salire sulla cupola del Duomo di Firenze raggiungendo la cima dall’interno. Nel frattempo i follower si sono moltiplicati da maggio a oggi, passando da 28mila a 225mila. E cresce con tutta probabilità anche il business di t-shirt col logo “Metacops“, che il ragazzo promuove durante le sue imprese, e che è possibile acquistare online (il giorno dopo la scalata alla Madonnina, sarebbero arrivati 3.400 ordini on line da 35 euro l’uno). Ma ogni volta, Dedelate rischia la vita. "Il senso di impunità non ferma queste imprese che purtroppo rischiano di generare pericolose emulazioni", commenta la vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi, Fabiola Minoletti.

Le incursioni sono anche diurne: lo scorso 5 giugno, secondo caso in meno di un mese, l’ex parlamentare dei Verdi, Stefano Apuzzo, era riuscito ad appendere sulla facciata del Duomo una bandiera della Palestina, dopo essere entrato, ha raccontato lui stesso, con in mano un biglietto per salire sulle terrazze. La bandiera è stata subito rimossa e sequestrata ma non è passata inosservata dalla piazza. E ha generato altri interrogativi sull’efficacia delle misure di sicurezza. Da qui, l’incremento.