
Il Teatro alla Scala di Milano
Milano, 20 novembre 2016 - Tra due mesi esatti Riccardo Muti ritornerà sul podio della Scala dopo 12 anni e l’occasione sarà memorabile, per gli spettatori, anche per un altro motivo: biglietti nominali per tutti e chi sgarra avrà il rimborso del prezzo del biglietto ma non entrerà. Il concerto più atteso dell’anno, nel quale l’ex maestro scaligero dirigerà la Chicago Symphony Orchestra, segna una svolta nella guerra ai bagarini del tempio della lirica. Argomento quantomai attuale visto lo scandalo dei biglietti venduti online a prezzi gonfiati per i due concerti dei Coldplay a Milano del prossimo luglio. Con biglietti andati esauriti in pochi minuti sui canali ufficiali. Gli spettacoli della Scala sono spesso presi di mira dai broker specializzati nella compravendita di ticket , come testimoniato dal nostro quotidiano: il giorno prima della messa in vendita dei biglietti per la “Madama Butterfly’’ del 7 dicembre, alcuni siti di intermediazione già proponevano i tagliandi, con tanto di piantina del teatro, senza esserne in possesso, ovviamente a prezzi maggiorati. Già allora il Teatro alla Scala aveva preso posizione, diffidando, attraverso l’ufficio legale, i siti che rivendevano il biglietto e stringendo un accordo con Google per ottenere un miglior “posizionamento’’ sul motore di ricerca. Ovvero fare in modo che il sito www.teatroallascala.org compaia prima di quelli dei rivenditori non autorizzati quando si digitano le parole “biglietti Scala”.
Il doppio concerto di Muti (20 e 21 gennaio) segna la svolta. «Il Teatro alla Scala rinnova gli sforzi per contrastare la rivendita di biglietti a prezzi maggiorati - spiegano da via Filodrammatici - e ora introduce misure di verifica e controllo per alcuni degli appuntamenti più attesi. In occasione della vendita di lunedì 21 novembre 2016, dalle 9 in Biglietteria Centrale Duomo, dalle 12 on line, dei due concerti straordinari della Chicago Symphony Orchestra del 20 e 21 gennaio 2017 diretti dal maestro Riccardo Muti, tutti i biglietti saranno nominali». E non basta, visto che «la direzione del Teatro si riserva di verificare l’identità degli acquirenti e di effettuare verifiche sulla corrispondenza e veridicità dei dati inseriti». In caso di nome e cognome diversi, «i biglietti acquistati saranno annullati e rimborsati». Ovviamente al prezzo del biglietto. E chi ha sborsato oltre il dovuto su qualche sito non autorizzato, non entrerà e ci avrà pure rimesso.