Marion Guglielmetti
Cronaca
Editoriale

Rischiare la vita per un clic

A spingerli così in alto è la sete di clic, la voglia di apparire e anche di diventare star dei social. Peccato che il rischio di precipitare nel vuoto e trasformare una cosiddetta impresa nella propria ultima avventura è molto alto.

Dedelate, il ragazzo di diciassette anni di Sondrio che ha postato il video che mostra i suoi piedi penzoloni dall’alto della copertura di San Siro durante il concerto di Sfera Ebbasta, non è nuovo a queste imprese. Già autore di un selfie in cima al Duomo a fianco della Madonnina che gli è costato una denuncia, probabile che altre ne abbia in mente, visto il numero di clic che lo sta omaggiando di una crescente popolarità.

Il rischio che altri lo emulino o che comunque cerchino lo straordinario per uscire dalla quotidianità non è una possibilità remota, al contrario gli episodi si ripetono e più sono eclatanti maggiore è il numero di like. Evidente che allargandosi il numero di aspiranti Alain Robert, l’ultrasessantenne arrampicatore francese che ha raggiunto l’apice di oltre cento grattacieli nel mondo senza alcun tipo di protezione, più aumenta la probabilità dell’incidente fatale. Vittime non dell’amore per la montagna, ma della probabilità di uscire dall’anonimato per arrivare al successo. Pronti a cimentarsi in sfide senza senso, inimmaginabili e di ogni tipo, scorciatoie verso la popolarità che possono trasformarsi in vicoli ciechi.