LORENZO PARDINI
Cronaca

Daniele Scardina, parla il manager del pugile in coma: “Malore non legato all’allenamento”

Alessandro Cherchi afferma che secondo il chirurgo la “situazione non sembrava pregressa e non è stata provocata dalle sollecitazioni in palestra”

Il pugile rozzanese Daniele Scardina durante un incontro

Il pugile rozzanese Daniele Scardina durante un incontro

Daniele Scardina sta combattendo il match più importante della sua vita. Il pugile di 30 anni di Rozzano, ricoverato martedì 28 febbraio all'Humanitas dopo un malore, è ancora in coma farmacologico dopo l'operazione d'urgenza alla testa. “I medici hanno detto che è molto forte, un guerriero” esordisce Alessandro Cherchi, il suo promoter.

"Daniele – ha detto il manager – reagisce agli impulsi, ha mosso la lingua e il braccio: anche la tac è risultata positiva. Da quando è entrato in ospedale, ogni giorno la speranza aumenta. Ma i medici hanno detto che non bisogna “sforzarlo” troppo, bisogna lasciarlo riposare ancora bene prima di approcciarsi al risveglio. Vedremo i prossimi giorni come evolverà la situazione”.

La causa del malore potrebbe essere riconducibile ad un ematoma sottodurale al cervello. In sostanza, l’emorragia sarebbe stata provocata da una rottura delle vene a ponte della superficie cerebrale. Rottura che però non sarebbe ascrivibile ai colpi scambiati nell’allenamento di martedì 28 febbraio, dove c'è stato anche un piccolo sparring, prima che Scardina accusasse in spogliatoio un fortissimo dolore all’orecchio e alla gamba destra, che poi lo avrebbe portato a collassare.

"Parlando con il chirurgo, questa situazione non sembrava pregressa e non è stata provocata dalle sollecitazioni dell'allenamento – prosegue Cherchi -. Tutti i pugili fanno sparring e non è un evento traumatico. Purtroppo, queste sono le disgrazie che possono succedere da un momento all'altro, imprevedibili, che se dovevano succedere, succedevano”.

Nemmeno il taglio del peso effettuato in passato, per combattere nella categoria dei supermedi, sembra essere la causa: "Se fosse successo a maggio 2022 quando ha combattuto a Milano contro De Carolis, poteva forse esserci un piccolo nesso, ma al momento è da escludere. Il 24 marzo, Daniele avrebbe dovuto combattere in una categoria superiore, i mediomassimi, e quindi prendere del peso per il match. Quindi è da escludere a priori il taglio del peso”.

La speranza è di poter vedere presto Daniele, magari venerdì 24 marzo, da spettatore per "abbracciare” tutto il mondo del pugilato e non durante la Milano Boxing Night dell'Allianz Cloud.