MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Scarioni, la piscina gioiello è un fantasma: abbandonata dal 2018. “Stallo sulla gestione e intanto cade a pezzi”

Protesta il comitato di cittadini, annunciato un incontro per il 12 maggio. Municipio 9: “In fase di valutazione la proposta della società “Go Fit“”

Lo stato disastroso di abbandono della piscina Scarioni

Lo stato disastroso di abbandono della piscina Scarioni

Milano, 29 aprile 2025 –  La grande vasca azzurra è coperta di erbacce, foglie secche e sporcizia. Stessa sorte per quella più piccola. L’acqua? Un ricordo lontano. Il centro balneare all’aperto Scarioni di via Valfurva 9, un tempo tra i fiori all’occhiello del quartiere Niguarda, sembra la pallida copia di quel che era prima. In balìa dell’abbandono, in attesa di una futura gestione su cui ancora non c’è certezza.

Un'immagine di quando la Scarioni era uno dei gioielli di MilanoPISCINA SCARIONI II
Un'immagine di quando la Scaroni era uno dei gioielli di Milano

Il complesso di proprietà del Comune risalente al 1958 è chiuso dal 2018 in attesa di riqualificazione ed è stato meta di occupazione lo scorso 26 ottobre, quando diventò rifugio di una quarantina di senza dimora, in particolare lavoratori stranieri precari – sostenuti dalla rete solidale “Ci siamo“, la stessa che ha guidato tre giorni fa l’invasione dell’ex centro vaccinale di viale Brenta –. L’ultimo inquilino abusivo è andato via a metà gennaio. “Dopodiché non c’è stato più alcun intervento. Il luogo è alla mercè del degrado, accessibile”, segnalano i cittadini della zona. Ora c’è solo desolazione. Uno scenario da film horror, tra corridoi sporchi che si aprono sulle vasche inutilizzate.

Tre mesi fa, il presidente del Consiglio di Municipio 9 Stefano Indovino auspicava che “dopo lo “sguardo sull’immediato“ (riferendosi all’occupazione, ndr) si riprenda l’interlocuzione con la società “Go fit“ per la riqualificazione della piscina. L’obiettivo è che i cantieri partano per l’inizio del prossimo anno”, nel 2026. A giugno dello scorso anno c’era stata la doccia fredda: sembrava scontato che la società spagnola “Go Fit Life Science and Technology SA“ prendesse in gestione l’impianto di via Valfurva, come già accaduto al Lido di Milano, ma il punteggio attribuito all’offerta tecnica è stato troppo basso (29,90 punti, con soglia minima di 42 punti prevista dal bando di gara).

Ora, “nei mesi scorsi, era stata presentata dalla stessa “Go Fit“ una nuova proposta – continua Indovino – che gli uffici del Comune stanno valutando. Le tempistiche che ci erano state comunicate, alla fine dello scorso anno, erano di 6 mesi. La nostra posizione, come Municipio, resta la stessa: riteniamo che i prezzi della piscina scoperta, che sarà affiancata all’attività principale, relativa alla palestra, debbano essere mantenuti in linea (o comunque molto vicini) a quelli degli impianti gestiti da MilanoSport, quindi accessibili alle famiglie e in generale alla popolazione del quartiere”.

Intanto, il “Comitato Amici della piscina Scarioni“, che già si è mobilitato più volte organizzando incontri e momenti di protesta, torna sul piede di guerra: “Proponiamo un confronto tra cittadini, associazioni e amministratori pubblici lunedì 12 maggio dalle 12.30 nella sala riunioni dei Gruppi consiliari in via Marino 7. Gli amici della piscina Scarioni non si rassegnano – si legge nel volantino diffuso in questi giorni –, chiediamo di mobilitarsi per impedire che uno spazio di comunità dedicato alla balneazione estiva dei cittadini venga trasformato in un centro fitness privato. Chiediamo agli amministratori comunali e municipali di impegnarsi concretamente per garantire a tutti i cittadini il diritto di accedere alla piscina estiva senza abbonamento e con le stesse tariffe d’ingresso applicate per gli altri centri balneari di proprietà comunale gestiti da MilanoSport”.