REDAZIONE MILANO

Scatta lo sciopero per lo smart working

Buono pasto azzerato per i dipendenti che lavorano da casa, da quando è esplosa l’emergenza sanitaria. E porte chiuse di fronte alle richieste dei sindacati di aprire un tavolo su un accordo per regolare lo smart working post-Covid. Problemi che hanno fatto esplodere una protesta nel gruppo Tas Spa, azienda informatica che produce prevalentemente software per i settori bancario e finanziario e conta in Italia oltre 500 dipendenti.

Oggi i sindacati hanno proclamato quattro ore di sciopero, con un presidio davanti alla sede milanese in viale Famagosta.

"È inaccettabile – spiega Andrea Torti, della Fiom di Milano – che una azienda che dovrebbe essere all’avanguardia anche sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro scelga di comprimere i costi a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori. Chiediamo la parità di trattamento economico tra lavoro da remoto e lavoro in sede, il diritto al buono pasto e alla disconnessione".