di Laura Lana
C’è la fornace, che cade a pezzi e cerca da anni un progetto - e un operatore - per la riqualificazione. Un lago dove le pompe di riciclo dell’acqua si inceppano ciclicamente e i canali, che dovrebbero abbeverare gli orti urbani, restano a secco. C’è poi "la motosega selvaggia nostrana che ha raso al suolo un bosco mentre la cura delle piante resta ferma al palo". La denuncia arriva dall’associazione Sottocorno, che da anni si batte sui temi ambientali. Il viaggio a Cascina Gatti, accompagnati dal vicepresidente Giovanni Caso, non può non portare al confine con Milano. Perché mentre al Parco Adriano si mettono a dimora nuovi alberi, in quello della Bergamella si assiste "alla devastazione della vegetazione nei pressi della terrazza". Tra via Livorno e la futura terrazza ci sono stati abbattimenti di decine di esemplari. "Alberi sani con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, non danneggiati, che non creavano pericolo né intralcio per le operazioni di setacciamento del terreno del cantiere appena aperto".
L’associazione ha fatto richiesta al Comune delle valutazioni fitosanitaria e la valutazione V.T.A. (Visual Tree Assessment) svolte sugli arbusti. Anche il presidente Massimiliano Corraini ha parlato di "scempio. Soprattutto perché sono stati abbattuti alberi sani e lungo un perimetro esterno", che fungevano anche da barriere antirumore e frangivento. Così, là dove c’era un bosco si vuole fare solo un giardino. Il Comune replica con la messa a dimora di 84 nuovi alberi di diverse varietà, ma il sodalizio non ci sta: la compensazione non esiste. "Si tratta di cespugli, che non sono paragonabili a quelli eliminati. Piante ornamentali, a cespuglio, tutte di origine asiatica: di autoctono c’è forse solo l’acero riccio - sottolinea Corraini -. In passato abbiamo sempre chiesto uno studio specifico che rilevasse le piante autoctone da installare per contribuire alla creazione di una foresta urbana e alla salvaguardia della biodiversità, proprio quella che invece si è distrutta con gli ultimi abbattimenti". Maggiore è la diversità di piante autoctone, maggiore è la diversità degli animali che si tutelano.