
A sinistra, Wanna Marchi e Stefania Nobile. A destra, Davide Lacerenza
Alle prime luci del 3 marzo, Milano si sveglia con la notizia del blitz della Guardia di Finanza. I militari arrestano Stefania Nobile, figlia dell’ex regina delle televendite Wanna Marchi, e il suo ex compagno Davide Lacerenza, proprietario del locale “La Gintoneria di Davide”. Con loro, finisce agli arresti domiciliari anche Davide Ariganello, ritenuto un collaboratore chiave nelle attività illecite. La Guardia di finanza sequestra il locale e oltre 900 mila euro.
Le accuse sono pesanti: autoriciclaggio, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento e spaccio di sostanze stupefacenti. La brillante facciata del locale alla moda è, secondo gli inquirenti, lo scenario di un sistema ben rodato di guadagni illeciti con un giro di affari di milioni di euro. Il “menu” della Gintoneria, oltre a champagne costosissimi e piatti gourmet, avrebbe offerto ai clienti droghe di vario tipo e prestazioni sessuali rese da escort – alcune minorenni – chiamate per l’occasione.