
Un post tratto dal profilo Facebook di Davide Lacerenza, arrestato per droga e prostituzione
La normalità, per alcuni clienti della Gintoneria, aveva cifre da capogiro. “Un bicchiere da 500 euro? Normale. Bottiglie di champagne da 5.000 euro? Appena l’inizio”. Leggendo gli atti d’indagine una cosa è chiara: non c’erano limiti, si poteva avere tutto, bastava pagare.
“Senti amore, allora mi sta entrando un cliente grosso dalla Svizzera, quello spende 40mila euro e vuole una tr**a, ma la vuole con le scarpe sportive. Sì tu metti le sneakers, vieni così semplice”. A parlare è Davide Lacerenza in una delle sue giornate fatte di bestemmie, alcol e cocaina.
Ma erano gli habitué quelli più “viziati”. Tutta l’inchiesta è partita da un cliente che in circa tre anni e mezzo, dal 2020 al settembre 2023, ha speso alla Gintoneria oltre 641 mila euro (la cifra ha portato Bankitalia a effetuare una segnalazione di operazioni sospette). Il cliente sarebbe il rampollo di una ricca famiglia milanese, disoccupato dal 2008.
Ed è proprio lui che ha raccontato agli inquirenti quel che accadeva prima e dopo le due di notte: la serata sarebbe cominciata alla Gintoneria, con la droga in bella vista e le ragazze immagine che adescavano clienti, come “il sindaco ricco” o “la gente di Dubai” o gli “svizzeri”, per indurli a ordinare le bottiglie più costose, per poi proseguire nella Malmaison. Spesa totale per quella sola serata: 70 mila euro.