REDAZIONE MILANO

Chi era Manuel Mastrapasqua, lasciato a morire per strada

Il giovane viveva per la madre, il fratello e la fidanzata con coi sognava una vita insieme

A escludere in via preliminare altri moventi diversi dalla rapina è il fatto che Manuel era sconosciuto alla forze dell’ordine: non aveva precedenti, né segnalazioni di sorta. Era – dicono tutti – un “bravo ragazzo”. Il padre era morto nel 2018, viveva con la madre e il fratello e aveva una fidanzata in Liguria. La ragazza lo aveva chiamato diverse volte la sera dell’omicidio, inutilmente, per assicurarsi che fosse tornato a casa.

“Manuel sognava la semplicità. Lavorava per mettere da parte i soldi e poter avere una casa sua, in cui vivere insieme alla fidanzata. Nulla di straordinario, forse. Ma questa semplicità era la sua forza”, ha raccontato una mica del trentunenne. Manuel era costretto a tornare coi mezzi perché non aveva un’automobile, nonostante i rischi dello spostarsi in una città, Milano, che è prima in Italia per reati e rapine. Il giovane, dicono gli amici, “viveva per la sua fidanzata e per la sua famiglia. La sua ragazza è ligure, si vedevano ogni volta che ne avevano occasione e sognavano una vita insieme”.