Nell’anno dell’inaugurazione, il biglietto della M1 costava 100 lire ed era bianco. Per avere un’idea del valore, all’epoca un ingresso al cinema costava circa 500 lire e lo stipendio di un operaio poteva arrivare a 50.000 lire al mese. Con quelle 100 lire si poteva percorrere tutta la tratta, ma, al contrario di oggi, il titolo di viaggio non era valido per i mezzi di superficie.
C’era anche un biglietto valido per due corse quotidiane (di colore verde), che si poteva comprare all’interno di un carnet da sei al costo di 720 lire, e uno per quattro corse (rosso) acquistabile in un carnet da dodici al costo di 1.400 lire. Il biglietto, a vederlo, non era altro che una striscia di cartoncino con un’estremità stampata con inchiostro metallizzato: le obliteratrici erano sensibili al magnetismo e tranciavano quella parte.